10.12.2005
I sindacati dei ferrovieri si preparano a scioperare denunciando: “Stanno distruggendo le FS”. La protesta avrà luogo il 12 dicembre, gli addetti alla circolazione treni sciopereranno dalle 9.01 alle 17.00, gli addetti agli uffici – impianti fissi per la durata dell’ intera prestazione lavorativa. A promuovere la vertenza aziendale sono le segreterie nazionali dei sindacati di Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uil-trasporti, Fast-Ferrovie, Ugl a.f., Orsa Ferrovie. «Quanto sta accadendo nel gruppo FS è di una gravità senza precedenti: ai danni prodotti dalla legge Finanziaria, che hanno portato allo sciopero generale del 25 novembre, si continuano a sommare quelli prodotti dalle decisioni dei vertici aziendali che alimentano quotidianamente la gravissima crisi in corso – accusano i sindacati – I ferrovieri vivono giorno dopo giorno il crescente disagio che deriva dall’assoluta mancanza di risposte ai molti problemi aperti. Quanto sta avvenendo avrà immancabilmente pesanti conseguenze sul lavoro se non si trova il modo di invertire l’attuale andamento delle cose. Purtroppo, nonostante le molte sollecitazioni del sindacato, dai vertici del Gruppo FS non si registra alcuna risposta, l’azienda sembra distratta rispetto alla gravità dei problemi aperti e continua con gli spot pubblicitari che parlano di sviluppo e di futuri investimenti che sono in evidente contrasto con la dura realtà del progressivo fallimento. Appare stupefacente e irresponsabile il silenzio complice e subalterno con il quale sono stati accolti da FS i tagli predisposti dal Governo con la legge Finanziaria: non si è sentita una sola voce aziendale in difesa del futuro delle FS messo a gravissimo pregiudizio dai tagli agli investimenti e ai trasferimenti in conto esercizio. Intanto le cose in azienda peggiorano, la misura del degrado è sotto gli occhi di tutti: la mancanza di progetti industriali sostenibili ha portato al taglio dei servizi con la soppressione dei treni messa in atto con il pretesto della pulizia con un consistente taglio al livello dell’offerta, la carenza di personale rende le condizioni di lavoro dei ferrovieri sempre più difficili, le violazioni contrattuali sono continue, tutti i settori produttivi sono compressi in modo insostenibile e gli effetti sulla regolarità , sulla puntualità e sulla qualità del servizio sono la sempre più negativa cronaca quotidiana. Per cercare di far fronte alle difficoltà si ricorre in modo crescente al lavoro straordinario, a lavoro precario spesso prestato da terzi e a crescenti esternalizzazioni che avvengono in contrasto con gli accordi sindacali. Il giorno 28 ottobre le segreterie nazionali con la lettera inviata all’Amministratore delegato del Gruppo avevano avviato le procedure di raffreddamento per lo sciopero chiedendo risposte concrete ed interventi immediati in grado di arrestare un processo distruttivo per il futuro dell’azienda. Non hanno voluto dare ascolto alle preoccupazioni e alle proposte del sindacato. Holding e RFI non mostrano alcun interesse a confrontarsi e a nulla è servito l’incontro con Trenitalia del giorno 10 novembre». Per queste ragioni i ferrovieri riprendono la lotta e, dopo lo sciopero generale del 25 novembre contro i tagli della Finanziaria, effettueranno un primo sciopero nazionale di 8 ore per far cambiare le posizioni del gruppo FS. Tra i numerosi obiettivi dei ferrovieri la necessità di ottenere un chiaro giudizio di FS sugli effetti prevedibili della legge finanziaria sui piani di investimento e d’innovazione tecnologica con particolare riferimento alle possibilità di rispetto delle scadenze legate ai sistemi di messa in maggior sicurezza dell’esercizio ferroviario (sistemi SCMT, SSC, etc.)
Fonte: http://www.oltrenews.it/approfondimenti_fs.html
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