Redazione1 |
29.11.2008 16:41
FORMA-MENTIS MUSSOLINIANA DI TREMONTI
SOCIAL CARD, COME LE TESSERE ANNONARIE DI UN TRISTE PASSATO
Soltanto coloro che hanno la mia età, unica cosa che purtroppo ho in comune con Berlusconi, possono ricordare le cosiddette “tessere annonarie”, argomento che ho trattato proprio ieri rispondendo ad un lettore di un quotidiano locale. Premesso che :
annonario sta per intero anno solare, parola coniata dagli antichi romani, per i beni primari provenienti dall'agricoltura, la tessera annonaria (da cui prende il nome), era uno strumento utilizzato in dittatura e nei momenti bellici. In Italia viene reintrodotta nel 1941 con decreto ministeriale. La tessera veniva rilasciata dal comune ed era nominativa: su di essa vi erano dei bollini rappresentanti il totale consumo mensile di pasta, olio, zucchero, escluso il pane, ed il latte,
(il pane veniva distribuito giornalmente, non piu' di 500g, mentre il latte veniva distribuito solo per bambini con prescrizione medica). Tutti questi beni primari rappresentavano le risorse alimentari dei vari paesi, che lo stato aveva confiscato, distribuendole in piccole porzioni. Con la tessera annonaria nasce in contestualità anche il mercato nero, dando inizio ad un decennio oscuro della storia “”.
Così, detta in breve, ma bisognerebbe aver vissuto questi momenti per capire meglio…
Ebbene, non credo che ci sia bisogno di ulteriori spiegazioni per capire che la social-card, voluta dal Ministro Tremonti, è sorella recente di quella triste “carta annonaria” del passato da dimenticare per sempre.
A parte l’assoluta inefficacia della stessa perché l’essere umano non ha bisogno di mangiare una volta….al mese, non rappresentando essa uno strumento strutturale, ma con effetto simile ad un litro d’acqua versato in un oceano, io mi domando ancora come sia possibile, nel 2000 inoltrato, far rivivere strumenti di un triste passato riconducibile alla guerra di quegli anni, quando ci sarebbero state alcune opzioni migliori da scegliere: ci sono infatti miliardi di euro “fermi” in attesa di utilizzo, mezzi che avrebbero potuto essere dirottati altrove, stante l’emergenza unica e sui generis che ha investito il paese. Invece no, perché Tremonti pensa che facendo il Ponte sullo Stretto di Messina o qualche pezzo di infrastruttura che ormai è in attesa da anni, si risolva il problema dell’economia.
Ora, notizia dell’ultima ora, il governo sta capendo che il momento è grave, tant’è che Berlusconi sta chiedendo collaborazione alle opposizioni.
Domanda: “ Ma come si fa ad offrire collaborazione su iniziative che non risolvono i problemi e che, tra l’altro, richiamano il periodo fascista, con la sola differenza che allora il supporto dei bollini delle carte annonarie era di natura cartacea, mentre ora, per quanto riguarda la social card, essa è di natura diversa grazie all’avvento dell’informatica ?
Suvvia, Ministro Tremonti, riascolti le spiegazioni che ieri ha dato in Tv per spiegare gli aiuti alla povera gente e vedrà che, quasi sicuramente, sono più simili alle favole della nonna, alle quali, almeno lo spero, anche Lei più non crederà…
ARNALDO DE PORTI
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