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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: Convegno MOPAmbiente 2008 |
Autore |
Convegno MOPAmbiente 2008 |
Redazione1 |
1.12.2008 20:55
Al convegno MOPAmbiente 2008, mercoledì prossimo alla Sala delle
Conferenze, verrà presentata la rilevazione di GFK Eurisko, sulle
opinioni dei cittadini in fatto di ambiente ed energia
Il tema è di scottante attualità . Primo, perché quella del clima è
un'emergenza primaria a livello globale. Secondo, perché dallo stile
di vita e dal modo di consumare energia da parte dei singoli, dipende
buona parte dei consumi e dell'inquinamento. Terzo, perché proprio su
questo tema in questi giorni, si sta consumando una polemica tra
governo Berlusconi e Commissione Ue in merito al costo del pacchetto
clima-energia del programma europeo "20-20-20".
"Gli italiani sono sempre più sensibili alle tematiche ambientali e la
grande maggioranza si dice disposta a pagare una bolletta più 'salata'
se questo servisse ad incentivare le energie rinnovabili".
È quanto emerge dal Rapporto 2007 MOPAmbiente (Monitoraggio degli
Orientamenti e delle Politiche per l´Ambiente), l'iniziativa della
RISL, patrocinata dal Ministero dell'Ambiente, rappresentativo della
popolazione italiana maggiore di 18 anni
Anticipiamo qui alcuni dei passi più significativi della rilevazione
GFK Eurispes, che saranno presentati e discussi.
Dall'indagine risulta che l'86% degli italiani si dice molto (29%) o
abbastanza (57%) sensibile all'ambiente: il 16% dichiara di parlare
"molto frequentemente" di ambiente, il 37% "abbastanza
frequentemente", il 25% "abbastanza raramente", il 14% "molto
raramente" e l´8% "mai".
Invece da un punto di vista politico, alla domanda a quali fonti si
debbano dare priorità tramite incentivi, per ridurre l'inquinamento,
il 59% indica l'energia solare, il 13% quella eolica, l'8% il nucleare
e un altro 8% l'idroelettrico, mentre solo il 2% punta sui
biocombustibili, e per il petrolio si registra un analogo 2%.
Nonostante il periodo di crisi, il rilevamento evidenzia una forte
propensione a sostenere direttamente l'energia pulita: ben il 77% si
dichiara disponibile a pagare di più (per una media 23 euro l'anno)
per favorire la diffusione delle fonti rinnovabili.
Tra chi è disposto a pagare di più ci sono gran parte degli italiani
con meno di 35 anni (93%), i laureati (87%), i diplomati (86%), gli
abitanti delle città con oltre 100 mila abitanti (83%): Le
appartenenze politiche incidono poco: infatti sarebbe disposto a
pagare di più l'87% degli elettori di centrodestra e l'86% di quelli
di centrosinistra. I meno disponibili sono le persone sopra i 54 anni
(37%), chi ha solo la licenza elementare (33%) e chi non è schierato
politicamente (31%).
Sui rigassificatori il 55% degli intervistati sa cos'è e si dichiara
disposto anche all'installazione di uno nella zona dove abita. Ma non
senza condizioni. Il 75% è pronto ad accettarli se ci sono garanzie
totali di sicurezza, il 59% con costante monitoraggio da parte di
terzi, il 40% con compensazioni economiche, sociali ed ambientali,
sempre il 40% con motivazioni chiare e convincenti sul perché è scelta
la loro zona di residenza, il 24% solo se c'è la possibilità di
partecipare a decisioni importanti e tra questi ultimi due segmenti
del campione il 15% chiede un coinvolgimento diretto nelle decisioni.
Per quanto riguarda la propensione ad informarsi, il 56% degli
intervistati dichiara di seguire l'informazione scritta e
radiotelevisiva sulle tematiche ambientali, con un incremento del 14%
rispetto ai dati del 2005. Tuttavia il 44% degli italiani è ancora
poco o per nulla interessato dalle tematiche ambientali. Forse anche
perché la soddisfazione per come viene comunicato l'ambiente è bassa:
più del 75% degli intervistati si ritiene insoddisfatto ed un terzo
addirittura molto insoddisfatto.
E' allo Stato, invece, che i cittadini chiedono di avere
un'informazione maggiore, soprattutto sulla gestione dei rifiuti e
sulla raccolta differenziata (34%).
Ma quello che desta le maggiori preoccupazioni è soprattutto
l'inquinamento delle città e in particolare le polveri sottili (30%).
A tutta questa richiesta di informazione, le istituzioni preposte, a
quanto indicano le risposte degli intervistati, addirittura non sanno
rispondere e infatti, conclude il Rapporto: ben l'80% degli italiani
si dichiara insoddisfatto dello stato attuale dell'informazione
sull'ambiente da parte dello Stato.
Nella Tavola Rotonda che seguirà verranno commentati i risultati della
rilevazione con la partecipazione tra gli altri, di Agostino Ennio la
Scala, Associato di Diritto Tributario dell'Università ' di Palermo, il
Presidente Erg Spa Edoardo Garrone ed Beppe de Santis, Capo Segreteria
Tecnica del Presidente della Regione Sicilia.
In una seconda tavola rotonda si affronteranno i temi delle energie
rinnovabili in merito alla programmazione regionale ed agli obiettivi
dell'Unione Europea per l'attuazione del Protocollo di Kyoto. Qui
assisteremo agli interventi dell'Amministratore Delegato Erg Power &
Gas, Raffaele Tognacca, di Nando Pasquali, Amministratore Delegato
Gestore Servizi Elettrici GSE S.p.A. e di Luciano Calvarese, della
Regione Marche, che coordina la Commissione Energia della Conferenza
delle Regioni.
http://www.rinnovabili.it/cittadini-italiani-e-la-questione-clima-energia-505461
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