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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: La svolta del Pd "Niente alleanze con i No-Tav"
Autore La svolta del Pd "Niente alleanze con i No-Tav"
Redazione1
6.01.2009 10:33
La svolta del Pd "Niente alleanze con i No-Tav"
I comitati e sinistra preparano liste contro l'Alta Velocità
Morgando convoca i sindaci della Val Susa "Alle comunali solo con chi
vuole l'opera"
MAURIZIO TROPEANO
TORINO
La linea ufficiale del Pd sulle alleanze elettorali in Val Susa sarà
decisa nel corso di un vertice che il segretario regionale Gianfranco
Morgando ha convocato per il 7 gennaio, a cui parteciperanno i sindaci
della Bassa Valle, i presidenti della Regione, Mercedes Bresso, della
provincia, Antonio Saitta, e il primo cittadino di Torino, Sergio
Chiamparino. Morgando ha una sua idea: «È evidente che non possiamo fare
alleanze con chi non vuole realizzare la Tav». Aggiunge: «Ci muoviamo nel
solco del percorso che punta alla realizzazione dell'opera valorizzando il
suo territorio. Da questo punto di vista il ruolo dell'Osservatorio è
centrale così come è molto importante il contributo offerto dai sindaci
attraverso la presentazione del loro progetto denominato Fare».

Morgando, dunque, da una parte dà pieno appoggio al lavoro di Virano ma,
nello stesso tempo, cerca di dare una mano anche ai sindaci che del Fare
hanno fatto il loro cavallo di battaglia e che proprio sulle mancate
risposte del governo alla loro proposta hanno congelato i lavori
dell'Osservatorio determinando le dimissioni del commissario
straordinario. Morgando si muove cercando di conciliare una linea
nazionale con le esigenze degli amministratori locali. In ogni caso, se i
paletti che ha piantato saranno confermati nel corso della riunione del 7
gennaio, si segnerà la rottura definitiva tra gli amministratori locali
del Pd con il movimento No Tav. I comitati stanno lavorando per presentare
liste civiche e candidati sindaci che «nel programma abbiano un chiaro
riferimento al No alla Tav e al No al fare», spiega Lele Rizzo, del centro
sociale Askatasuna.

Del resto queste erano le parole d'ordine della manifestazione del 6
dicembre che ha messo proprio la maggioranza dei primi cittadini del
centrosinistra nel mirino. Liste civiche ispirate dai comitati si
presenteranno sicuramente a Bussoleno, Bruzolo, Sant'Ambrogio e Vaie. E
proprio a Bussoleno i comitati cercheranno di fare il colpo e di mettere
nell'angolo il Pd. E in questo contesto il ruolo giocato da Rifondazione
Comunista sarà centrale. Al momento la lista nasce su posizione
a-partitiche ma la ricerca di un'intesa con la sezione guidata da
Nicoletta Dosio è quasi scontata. Soprattutto i comitati non perdonano ai
sindaci la scelta della linea del dialogo: «Ora i nostri primi cittadini
si renderanno finalmente conto di aver sbagliato ma è tardi», spiega
Alberto Perino. Prc sembra avere una linea diversa. Ieri le dichiarazioni
del consigliere regionale Alberto Deambrogio e dell'europarlamentare
Vittorio Agnoletto, lasciavano la porta aperta ai sindaci.

Secondo Deambrogio, infatti, dopo la rottura dell'Osservatorio occorre
tentare «con pazienza, capacità di apertura, democraticità e nonviolenza
di riannodare i fili unitari di una opposizione ampia, che deve
ridislocarsi fuori dalle logiche di esperienze come l'Osservatorio di
Virano». Aggiunge Agnoletto: «Mi auguro che i sindaci abbandonino
definitivamente l'Osservatorio e ricerchino un rapporto positivo con il
movimento della valle». In ogni caso se questa è la posizione di Prc
diventa difficile per i Democratici pensare di allearsi con il partito di
Paolo Ferrero. Ne è consapevole il presidente della Provincia, Antonio
Saitta, che commentando le dimissioni di Virano spiegava: «Chi si assume
la responsabilità di affossare il lavoro dell'Osservatorio non fa
l'interesse della comunità e dei cittadini perché ci riporta indietro ai
tempi di Venaus e riapre la strada a tentativi di soluzioni muscolari che
riteniamo inefficaci e pericolose.

Chi prosegue su questa strada non farà parte della mia coalizione nella
prossima scadenza elettorale». Sul fronte opposto il centrodestra punta a
sfruttare le divisioni tra il centrosinistra, il movimento No Tav e la
sinistra radicale. Agostino Ghiglia e Caterina Ferrero per la Pdl e
Stefano Allasia per la Lega Nord stanno lavorando alla presentazione di
liste civiche «chiaramente riferibili al centrodestra sicuramente con una
posizione favorevole alla Tav ma con la concertazione del territorio»,
spiega Ghiglia. E il segretario leghista aggiunge: «A livello
amministrativo locale è decisivo battersi per ottenere i maggiori benefici
quantitativi e qualitativi dalla realizzazione di quest'opera».
L'obiettivo del centrodestra è di consolidare il risultato elettorale
delle politiche del 2008 per cercare di dare la spallata al presidente
Saitta. Da qui la scelta di mettere in campo liste civiche riconducibili
immediatamente al centrodestra e al governo Berlusconi per sfruttare il
voto politico delle Europee che si svolgeranno in contemporanea il 6 e il
7 giugno.

--
fonte:
Forum per la Sinistra Europea Genova
http://versose.altervista.org/
Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocita'
http://notavgenova.altervista.org/
http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200901articoli/9149girata
asp
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ZEUS News 9 Dicembre 2010
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