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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: Prima le primarie
Autore Prima le primarie
Redazione1
22.04.2004 20:24
Nel ricordarvi che fra i prossimi appuntamenti c'è anche la presentazione in piazza cairoli alle 18 del 24 aprile a velletri di patrizio saraceni candidato a sindaco ,vorremmo rubarvi un pò di tempo con alcune considerazioni. come saprete il comitato di cittadini per l'ulivo "velletri fuori dalla palude"circolo Volontè aderendo al comitato nazionale per le primarie si attiverà perchè nei prossimi appuntamenti elettorali,pensiamo alle regionali e poi alle politiche ,i cittadini possano scegliere i propri candidati attraverso le primarie.a questo proposito ci siamo permessi di fornirvi un piccolo florilegio di articoli che riguardano le primarie svoltesi in varie parti d'italia.come forse saprete il nostro comitato all'inizio dell'autunno scorso aveva proposto di utilizzare questo strumento anche qui,ci furono fornite alcune motivazione sul perchè non ci sarebbe stata la la possibilità di tenere le primarie. poichè abbiamo cercato un approccio laico ,diremmo quasi "scientifico",verso la politica crediamo che le scelte e le spiegazioni vadano giudicate sulla base dei fatti concreti, per cambiarle se necessario.fra i partiti veliterni vi era chi sosteneva che non c'era tempo ,vi ricordo autunno 2003, come vedrete dagli articoli dei giornali,della Stampa e del Corriere della sera non certo giornali comunisti,le primarie si sono svolte in questi ultimi mesi .C'era inoltre chi ,app
arentemente ,entusiasta per il bilancio partecipato,temeva che la "nomenklatura"prendesse il sopravvento e fosse preferibile una scelta fra pochi magari spaccati.Almeno dalle esperienze qui sotto riportate questo pericolo sembra scongiurato ,come anche quello delle divisioni.l'analisi non sarebbe completa se ,per onestà intellettuale,non parlassimo di quella che ,in parte ,è stata anche una nostra perplessità,il rischio ,cioè, di scarsa affluenza .come si vede se questa eventualità si fosse manifestata il problema non sarebbe da attribuire certo allo strumento ,le primarie,ma ,eventualmente ,all'arretratezza della società civile veliterna ,nel qual caso,però,sarebbe stato meglio conoscere lo stato della nostra città senza cullare pericolose illusioni .scusandoci per esserci dilungati vi auguriamo buona lettura PRIMARIE / L'esperimento vicino a Pisa. Mario Segni studia il modello: ineccepibile
Peccioli, al voto per scegliere il candidato sindaco
DAL NOSTRO INVIATO
PECCIOLI (Pisa) - Capita, qualche volta, che ti sia chi con mano Inattesa lanci un sasso nello stagno. Per passare alla storia, o per convenienza personale o per creare un'onda nelle acque Immobili e vedere l'effetto che fà. Non sappiamo se a Peccioli, Comune di 1630 anime, qualcuno abbia pensato alla storia o ai casi suoi, ma un sasso è stato lanciato, cercando di riempire di contenuti la parola -primarie-. Vocabolo usato e abusato Del linguaggio politico, soprattutto a sinistra. Che vorrebbe significare che prima di andare a un qualsiasi tipo di elezione i candidati a quelle stesse elezioni debbono essere scelti dalla base. Ma è proprio della paròla «base» che i partiti non hanno mal trovato la giusta definizione.Si tratta degli iscritti al partito, o di iscritti e simpatizzanti, o degli elettori in generale? Nel dubbio, non si fa nulla e non si perde potere. " A Peccioli forse passeranno alla storia, perché le primarie, invece, le hanno inserite nel 1999 nel programma della lista di centrosinistra «Peccioli-futura» e quindi-dopo la vittoria con il 62%- addirittura nello statuto comunale. Ma a molti deve essere sembrato il solito espediente elettorale, tipo «tanto poi non se ne fa niente>>
. Pecccioli è un antico paese etrusco su un cocuzzolo e domina un'ampia vallata. Le case hanno quasi tutte la facciata rifatta, grazie al contributi a fondo perduto del Comune, si mangia benissimo, ai fa dell'ottimo vino e dell'olio magnifico, c'è una discarica comunale che crea ricchezza e un museo di icone che ha reso famoso questo piccolo paese anche a New York, In Kansas, a San Pietroburgo dove le immagini sacre sono state esposte. Caso strano non sono arrivati ancora gli inglesi. Rari gli extracomuni-tarì, come rari sono i fenomeni di piccola delinquenza e di droga. Insomma, una specie di oasi, dove regna da quindici anni Renzo Macelloni, sindaco diessino che qualche dispiacere sta dando al suo parti to. Perché è ormai fuori controllo. Non sono piaciute queste primarie a una parte del DS, come non le ha gradite parte della Margherita, partiti che hanno disertato il voto di ieri. «Ma c'è chi ha fatto di peggio -racconta il sindaco-. Nelle caselle della posta di molti residenti sono stati lasciati i fac-simile della scheda con la scritta "Per votare bisogna pagare".
Macelloni con altri «resti dell' Ulivo", però, è andato avanti come un panzer. E come previsto dallo statuto - a spese del Comune - Ieri una buona parte dell'elettorato si è presentato nelle sette sezioni aperte tra le dieci e le venti per scegliere, fra tre, il candidato sindaco e, fra trentatré, i candidati al consiglio. Ma c'era anche la possibilità di aggiungere altri nomi che non fossero tra quelli indicati. Si è votato per una lista, rna tutte avrebbero potuto usufruirne. Mario Segni (uno che di sassi lanciati nello stagno se ne intende) da tempo sta studiando una proposta di legge per le primarie, che vorrebbe anche per l'elezione diretta del premier. «Abbiamo fatto esaminare da due esperti costituzionalisti quanto hanno fatto qui - ha spiegato ieri- e non c'è nulla da eccepire. Quindi con Bartolo Ciccardini, in rappresentanza del Comitato per le primarie, ieri si è precipitato a Peccioli per vedere da vicino.
Fuori la vicina al Polo, non interessata, fuori la lista di Rifondazione, non interessate, spaccato il centrosinistra, c'era un certo timore che le primarie di «Peccioli futura» si trasformassero in un flop. Ma al pomeriggio, quando davanti al seggi c'era la fila e i giovani scrutatori hanno chiesto di essere ripagati almeno con una pizza «perché non ci fermiamo un attimo>>, i promotori sono apparsi raggianti. A sera, il risultato insperato: su poco più di quattromila aventi diritto, hanno votato in milleduecentoquarantotto, Indicando Silvano Orecchi, della Margherita, come candidato sindaco. E il <<re Mida delle discariche» - come è stato soprannominato il sindaco - ha tirato un sospiro di sollievo. Anche se Macelloni non era tra i candidati. Lui pensa già ad «esportare» il suo modello. Moltissimi sindaci sono interessati. Il 24 c'è un convegno a Bologna per fare il punto. Però, Macelloni va oltre. Grazie alle innumerevoli iniziative è popolarissimo in tutta la provincia e 1ì punta con una lista tutta sua, con candidati tutti suoi. Scelti, però, senza primarie.

Sergio Stimolo
Alpignano, "primarie" nel centrosinistra Pinzi (Margherita) sorpassa Andreotti (DS) "Un risultato al di sopra di ogni più rosea aspettativa". Ferdinando Palmieri, segretario dei DS di Alpignano, non sta più nella pelle, alle primarie per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra si sono presentati in 1.643, tra sabato e domenica scors. Anche se dalle urne è uscito il nome di Luca Pinzi, proposto dalla Margherita, per lui è un successo. "Ne aspettavamo al massimo un migliaio" sottolinea Palmieri. E Pinzi ha svettato con 653 preferenze, seguito da Andreotti dei DS con 575 e da Agrimano dei Verdi con 395. Solo una ventina le schede bianche o nulle. Al Al voto sono stati chiamati i simpatizzanti dei DS, Margherita, Verdi, Rifondazione comunista, Lista Di Pietro e Comunisti italiani. "Se la nostra base sono circa 6 mila elettori -spiega Pinzi- quasi un terzo è venuto per decidere il candidato. E non entravano e uscivano come si fa durante le elezioni, ma facevano domande, volevano il nostro programma, si presentavano. Quello che mi ha colpito sono stati i tanti giovani venuti". E questa si pensa di esportarla. "Abbiamo fatto un esperimento ed è riuscito -ammette Palmieri- ora siamo sicuri che questo è il nome voluto dalla città e non dalle segreteria". Ora si pensa al programma. "Abbiamo distribuito un questionario e aspettiamo le risposte per costruire un progetto di città
insieme a chi ci ha votato" dice Pinzi. Ma tre punti sono fermi : viabilità, manutenzione ordinaria e rigore nelle spese. Per quanto riguarda il nuovo municipio, Pinzi è possibilista "Non è stato deciso nulla" afferma. Intanto i suoi ex avversari sono galvanizzati. "E' stato un ottimo risultato -sottolinea Agrimano- per un partito piccolo come il mio è stato un successo". "La forte affluenza è la dimostrazione che tutti e tre erano potenziali sindaci" sottolinea Palmieri. Ma Luigi Liccardi, ex assessore diessino candidato sindaco sostenuto da liste civiche, è perplesso. "I DS sono stati puniti per aver mandato a casa l'ex sindaco Accalai - sbotta - ora tocca alle segreterie provinciali evitare qui una Baghdad politica". "Nessuno schiaffo al partito - conclude Palmieri - E ora basta con le polemiche, voglio godermi questo successo".

Primarie Ds a Cavriago, Delmonte batte Loriana Paterlini
Avvincente testa a testa: la spunta il funzionario Agac con 984 voti contro i 938 del sindaco uscente

CAVRIAGO (RE) - Vincenzo Delmonte, ex sindaco del Pci negli anni Ottanta e funzionario di Agac, ha vinto le primarie promosse dai Ds a Cavriago per sostenere la sua candidatura contro il sindaco uscente, sempre Ds, Loriana Paterlini (nella foto). Lo spoglio delle schede si è concluso alle 16.40 dopo un appassionante testa a testa, che ha visto alla fine prevalere per un pugno di preferenze - 984 voti a 938 - Delmonte: una dozzina le schede bianche o nulle. Un successo risicato che certo non esprime una investitura entusiasta al 'nuovo' rappresentato da Delmonte e tantomeno una bocciatura al mandato portato a termine da Loriana Paterlini. Lo spoglio - che Emilianet ha seguito in diretta - è stato incerto dall'inizio alla fine, tanto che a metà scrutinio Loriana Paterlini era in vantaggio di una quindicina di voti.
A uscire davvero vincente da questa consultazione è semmai lo strumento delle primarie che, utilizzato per la prima volta in provincia, ha riscosso grande successo portando ben 1.934 cittadini alle urne, grazie anche a un serrato confronto tra due distinti blocchi dei Ds cavriaghesi senza esclusione di colpi.

Torreggiani: confortate le indicazioni del Comitato direttivo
" Il risultato delle primarie ha confortato le indicazioni del Comitato Direttivo dei DS di Cavriago: Vincenzo Delmonte sarà il candidato a sindaco che i Democratici di Sinistra proporranno alla coalizione - commenta Marco Torreggiani, segretario comunale dei DS di Cavriago - L'esperienza delle primarie ha visto una straordinaria (in tutti i sensi) partecipazione di massa dei cittadini alla vita del paese, che si sono interessati al futuro di Cavriago. Nei prossimi giorni riprenderemo a lavorare per costruire nel paese un'ampia convergenza programmatica con le altre forze dell'Ulivo e ricercando una collaborazione con Rifondazione Comunista. Alleanza programmatica da costruirsi sulle cose da fare per un paese migliore, non sotto la pressione di elezioni primarie. Ragioneremo, lavoreremo, per garantire al paese un futuro tranquillo per superare le incomprensioni di questi giorni. Ringrazio tutti i cittadini che hanno partecipato alla consultazione primaria dei DS per la scelta del candidato sindaco".

Marchi: ora si recuperi l'unitarietà
"Quasi 2mila elettori alla primarie organizzate da un partito in un paese di 9mila cittadini è un fatto politico enorme sul piano della partecipazione. Le avessimo fatte a Reggio Emilia, ora l'Ulivo avrebbe meno difficoltà - è il commento di Maino Marchi, segretario provinciale Ds - Nello steso tempo è chiaro che o ci sono regole ben definite o le primarie rischiano di provocare rotture insanabili. Nel caso di Cavriago l'assemblea di venerdì ha già posto le condizioni per evitare questo rischio. Mi auguro che a Cavriago si recuperi subito un rapporto fortemente unitario nei DS e si lavori per costruire una coalizione dell'Ulivo con Rifondazione Comunista. Il risultato evidenzia come si siano confrontati due candidati forti e autorevoli. Gli elettori hanno riconosciuto l'impegno di Loriana Paterlini, sindaco uscente, e l'innovazione progettuale da lei portata avanti con forza, di cui la ringrazio. Vincenzo Delmonte, vincitore delle primarie, con cui mi congratulo, ha ottenuto un ampio consenso che dimostra il suo radicamento nella comunità di Cavriago di cui è già stato sindaco negli anni Ottanta. Ha ottenuto una forte legittimazione per la prossima campagna elettorale, che lo vedrà alla guida dei DS e, mi auguro, di una lista di Centrosinistra".

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