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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: Europa e Tortura di Communitas 2002 |
Autore |
Europa e Tortura di Communitas 2002 |
Redazione1 |
2.05.2004 19:15
Europa
L’Europa unita ha allargato i suoi confini nella pace e nella gioia comune. Rallegriamoci e ringraziamo chi, con un lungo e prezioso lavoro e con grande lungimiranza politica, ha reso possibile questo sogno. L’Europa unita ha dato al mondo l’esempio che per aprire le porte,creare nuovi confini, far cadere gli ultimi muri, non sono necessari la guerra le bombe la tortura la sopraffazione dell’altro. Rallegriamoci che popoli che ci sono così vicini per cultura e tradizioni, e che solo la terribile storia del Novecento aveva separato da noi, abbiano scelto liberamente e consapevolmente di condividere nella pace, nel dialogo, nella collaborazione un futuro comune di pace e di benessere. La data del 1 maggio 2004 resterà nella storia soprattutto per questo. E’ dunque indispensabile che la Costituzione della nuova Europa – come richiesto con forza da Communitas 2002 e auspicato nel documento programmatico della Lista Uniti nell’Ulivo – indichi esplicitamente il rifiuto della guerra, della tortura, della sopraffazione come strumenti per risolvere i conflitti, facendo valere la parte migliore della sua cultura e la comune speranza in un futuro migliore per tutti.
Tortura
Hanno il sapore di una macabra parodia di una guerra che aveva preteso di “esportare la democrazia” le immagini delle torture in Irak. Che nelle stesse stanze dove faceva torturare i suoi avversari l’antico dittatore abbattuto soldati di due grandi democrazie possano averne continuato gli orrori è la riprova della degradazione provocata dalla guerra. Perché la guerra insegna a creare il nemico e a vederlo solo come un bersaglio con cui ci si può anche ‘divertire’ perché è stato cancellato come persona umana. Ma democrazia vuol dire prima di ogni altra cosa rispetto per i diritti umani di tutti. Rifiutare la guerra la tortura la sopraffazione sugli altri diventa allora il primo dovere di cui la nuova Europa deve farsi carico memore del suo tragico passato ma anche della migliore tradizione della sua cultura.
Mariantonia Liborio
COMMUNITAS 2002
2 Maggio 2004
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