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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: Cementi replicanti di L.Boschi |
Autore |
Cementi replicanti di L.Boschi |
Redazione1 |
25.09.2004 14:51
CEMENTI REPLICANTI
dal Festival dell'architettura di Parma
Plaudo allo sforzo culturale dell'architetto Quintelli. Ma ai politici mi rivolgo. Non è coi festival che si fa la città , ma con la qualità dei progetti architettonici e urbanistici, con la trasparenza, il rigore, la visione dello sviluppo del territorio, con una mobilità intermodale reale, connessa, con la partecipazione collettiva dei saperi interconnessi: queste sono le espressioni politiche di qualità etica e volontà di impegno sociale.
Così come viene proposto mi sembra un paravento delle nefandezze compiute e in corso dagli "apparatici". E' il decorativismo per l'illusione, l'intrattenimento per la distrazione dalla realtà . L'esteticità progettuale poi non è, nella maggior parte dei casi, paragonabile alla produzione reale. Il pensiero teorico degli architetti non sempre ha la tenuta nella prassi, anzi è spesso ripiegato sulle esigenze di una committenza speculatrice. Prevale lo studio di insediamento su quello della qualità realizzativa e di vita che si andrà a generare.
Il patrimonio storico e ambientale ereditato di Parma non è valorizzato dal piano urbanistico e dalla qualità delle nuove architetture prodotte: è palese l'assenza di un progetto qualitativo. Certe periferie sono testimonianze di uno scempio voluto! Certe nuove realizzazioni in aree strategiche e interventi strutturali sono la speranza decaduta di un nuovo corso di architettura nella città . Ci sono poi quartieri dove la socializzazione è riservata ai supermarket! E' tale l'amore per la qualità urbanistica e architettonica in questa città , che pensarono bene di consentire la speculazione edilizia nel fossato perimetrale della fortezza Farnesiana: la Cittadella.
La città sta cambiando è vero, con perdita di identità ; e il nuovo è simile ad altri luoghi. Cementi replicanti! Luca Pes: ''Non esiste più la citta' come fatto fisico, ma esistono immagini delle
citta'." Forse più d'attualità sarebbe stato il "Festival dell'Omologazione". Come produrre città similari senza identità , muoversi tra infrastrutture, cementificazioni e consumi: "nonluoghi" li chiama Marc Augé. Jack Tati ne diede una anticipazione e una interpretazione magistrale nei suoi film, ricordate Playtime? "La gente è triste -sosteneva Tati- nessuno fischietta più per strada (...) sarà sciocco, ma mi piacciono le persone che fischiettano per strada ed io stesso lo faccio. Credo che il giorno in cui non potrò più fischiettare per strada sarà una cosa gravissima".
Parma, 23 settembre 2004
Luigi Boschi
Movimento Sorgenti
Tel 338 7152065 e-mail: luigi.boschi@libero.it
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