Redazione1 |
27.02.2005 17:25
Gentile Redazione Le mando questo mio scritto Veda se ritiene utile
pubblicarlo, grazie
Lettera aperta al centrosinistra, all'Unione, all'ulivo, ai movimenti, alle
associazioni di volontariato, alla società civile.
Facciamo che le parole siano sempre accompagnate da fatti concreti.
Vorrei fare alcune considerazioni. La prima è dobbiamo ricordarci che la
politica è servizio. Dobbiamo riscoprire che è la più alta forma di
responsabilità , di partecipazione, a cui siamo chiamati. Chiaramente la
politica intesa come ricerca del bene comune. Questo non vuol dire
semplicemente governare come tanti credono. E significa anche che tutti
siamo chiamati a farlo, non solo chi di fatto governa o amministra. Per
favorire la partecipazione dei giovani, occorre trovare la forza, la
passione e soprattutto la libertà per mandare avanti la ricerca del bene
comune.
La seconda è che le parole non perdano il loro significato vero, o riusciamo
a saldare le parole alla vita ( la vita alle parole ) oppure restano parole
vuote e dannose. Abbiamo bisogno di parole vere: se parliamo di pace,
abbiamo bisogno di pace positiva e basta; se parliamo di solidarietà deve
essere chiaro che non parliamo di elemosina; e lo stesso vale per i diritti,
la trasparenza, la legalità , la giustizia sociale. Siamo sommersi dalle
parole, convegni, assemblee, seminari, discussioni, che si fermano purtroppo
quasi sempre alle parole. Quello che abbiamo bisogno invece, sono buone
pratiche e soprattutto esempi concreti. Noi dell'Unione, del centrosinistra,
dell'ulivo, dobbiamo distinguerci dal centrodestra anche nel linguaggio,
nello stile dell'uso delle parole, nella correttezza, nel rispetto. Ad ogni
dire deve corrispondere il fare, perché la coerenza e il fare è la base
della giustizia. C'è un mare di parole che ci circondano, ma quello che c'è
veramente bisogno è che ad esse si accompagnino la continuità e la coerenza
del fare. La società civile si deve interrogare su questi temi senza fare
sconto a nessuno. La terza considerazione è che tutti noi dobbiamo
impegnarci per mettere il maggior numero di persone, in condizione di vedere
e non solo di guadare, di ascoltare e non solo di sentire, di capire e non
solo di sapere. (E le promesse di chi ci governa prenderle sempre con molta
cautela) in troppi vedono senza guardare, sentono senza ascoltare, sanno
senza capire, in questo c'è una fortissima responsabilità del mondo dell'
informazione. I media dovrebbero agire in senso responsabile e noi dobbiamo
dirlo con forza, perché è un punto nevralgico nella ricerca del bene comune.
Infine vorrei dire una cosa al centrosinistra, all' Unione, all'ulivo,
assieme alle associazioni di volontariato ai movimenti, alla società civile,
dobbiamo riuscire ad essere esempio di onestà , di trasparenza, di legalità ,
di rispetto, di sicurezza, di democrazia, di portatori di valori veri, di
diritti e di solidarietà vera, ma soprattutto essere portatori di un
progetto politico di alta civiltà , e di giustizia sociale, in cui ci deve
essere il massimo impegno per dare delle risposte, delle soluzioni ai
tantissimi problemi, ai tanti bisogni dei cittadini più deboli. Dagli
ammalati, agli anziani, ai bambini, ai disabili, agli handicappati. Dobbiamo
essere costruttori di uno stato sociale sempre migliore, costruttori di un
futuro migliore, costruttori di una società più giusta.
Lena Francesco Via Provinciale;37
24060 Cenate Sopra Bergamo
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