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Forum :: La vetrina di Penna d' Oca :: E' meglio essere precisi :: Il fantasma dell'opera di L.Boschi |
Autore |
Il fantasma dell'opera di L.Boschi |
Redazione1 |
22.04.2007 15:45
IL FANTASMA DELL'OPERA
Consigliere di civiltà e Direttore Amministrativo Orchestra Teatro Regio –giusto per non contraddire la lottizzazione- il suo " Memoriale" mi ha entusiasmato e l'ho pubblicato! Merita. Non so con chi lei si volesse giustificare! Finalmente si smaschera la mente occulta del clarinettista parmigiano. Manipolare i contenuti e eludere le regole, consigliere nonché direttore, sembra siano una sua specializzazione.
Il suo girovagare a vuoto nel Memoriale mira solo alla disinformazione:
-E' forse la remunerazione percepita dai professori d'orchestra (29 euro netti al giorno) degna di tale ruolo e in linea con l'impegno professionale e i costi della vita? Se è pur vero che il Teatro Regio non è obbligato a applicare il Contratto Nazionale dei lavoratori di spettacolo, perché diventa necessario passare da una società privata anziché avere i rapporti diretti tra la Fondazione Teatro Regio e i musicisti scritturati? Quale "legge italiana" obbliga a ciò?
-Come si comporta la Fondazione con gli altri prestatori d'opera: macchinisti, attrezzisti, maschere, coristi? Perché paragonare una cooperativa con una srl (con Amministratore unico) o con una associazione no profit? Lei sa che sono persone giuridiche completamente diverse? Non vorrà poi paragonarla con il sistema organizzativo del Teatro alla Scala e della relativa Orchestra Filarmonica? Lei sa che l'organico della Filarmonica è costituito obbligatoriamente per statuto dai dipendenti dell'orchestra del Teatro, che sono tali perché hanno vinto un regolare concorso. Non solo, ma c'è una partecipazione corale da parte di tutti i professori alle scelte artistiche e alle attività concertistiche che comunque avvengono con fondi reperiti dall'orchestra stessa e che nulla hanno a che fare con l'attività del Teatro. Vi è inoltre una complessa convenzione che regola i rapporti tra le due entità . Un modello organizzativo sull'esempio di quello di Vienna. Non sono certo in balia di un amministratore unico di una società che ha in appalto l'attività orchestrale. Non è certo con questo esempio che si elabora una innovativa e desiderata capitale della musica!
-E' forse giustificabile una remunerazione per i professori di orchestra il cui ammontare è per il 60% determinato da rimborsi spese cioè corrisposto esenti irpef, enpals, inps? Con il 40% dei musicisti (è lei che lo dice) tra l'altro residenti a Parma? Sostenere poi che gli assunti a tempo determinato non hanno diritto all'indennità di disoccupazione mi pare eccessivo! Non crede?
-Se i musicisti sono così soddisfatti del trattamento a cui sono sottoposti, il caso del prof. Buzi è una meteora? I commenti e gli attestati di solidarietà pervenuti sul blog una invenzione? ( continua sul blog)
Luigi Boschi
www.luigiboschi.it
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