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Le cose cambieranno con il giovane Obama (A. de Porti) |
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20.10.2008
CRISI MANOVRATA DALL’ALTO PER RIPORTARE L’ECONOMIA REALE AL VALORE EFFETTIVO DEI TITOLI DOPO LE INCONTROLLATE SPECULAZIONI FINANZIARIE ? SE COSI’ FOSSE, LE COSE CAMBIERANNO CON IL GIOVANE OBAMA !
Già dal primo giorno della sua apparizione in Tv ho detto, più a naso che per cognizione di causa, che Obama sarebbe stato il potenziale numero uno della Casa Bianca in quanto, gli si leggeva in faccia che, con lui, il mondo poteva finalmente vedere una nuova fase di sviluppo sostenibile. Insomma, un’era nuova per il mondo intero.
Negli ultimi dieci anni, infatti i conservatori americani di Bush e Greenspan (ex numero uno della Fed) hanno creato un modello di crescita insostenibile, basato su concetti molto fragili: consumo a debito, assenza di welfare, centralità della finanza sull'economia, di cui, sia pur per altri motivi, ha attinto anche Berlusconi.
L'effetto di questo modello perverso è sotto gli occhi di tutti: infatti, una serie di brutte notizie, che dalla finanza sta arrivando giorno dopo giorno all'economia reale, sono entrate nelle case di tutti noi. E non è ancora finita, purtroppo !
Ora Bush è alle corde, tant’è che accoglie i poveri Cristi con gli onori riservati ai Capi di Stato: i penosi abbracci di qualche giorno fa fra lui ed il nostro premier (che questa volta inciampa… solo in un filo del microfono) ne sono una lapalissiana conferma.
A mio avviso, l’attuale situazione economico-finanziaria poteva essere evitata se, al timone dell’economia, ci fossero state persone valide e non dispensatori di soli annunci da parte di ingenui e ridicoli ideatori della finanza creativa.
Per quanto riguarda l'attuale crisi economica, vorrei chiedere a questi signori, in primis a Bush ma anche a Berlusconi:
1) sapete cosa è successo e perche', esimendo però il sottoscritto dal sentire argomentazioni alla Tremonti che non sono mai riuscito a capire, in quanto, quando questo Ministro parla, non capisco proprio niente anche perché temo che non dica effettivamente niente quando parla (scusate il voluto bisticcio ripetitivo di parole); sicuramente lo sanno ma fanno finta di non saperlo…
2) se si sentono dei correi di quanto è accaduto, così come è successo, a casa nostra, per l’euro i cui effetti non sono mai stati controllati da nessuno del governo Berlusconi, determinando la fasulla parità 1 uguale a 2 fra lira ed euro, con il conseguente impoverimento dell’Italia delle persone oneste e per bene in quanto gli altri, furbi, ne hanno indebitamente approfittato ;
3) cosa si e' fatto per porre rimedio alla situazione di allora e di adesso, salvo intervenire “alla carlona” all’ultimo momento a salvaguardia delle banche, facendo persino intervenire la Libia di Ghedafi per Unicredit…
4) gli interventi messi in atto d'urgenza non erano forse effettuabili preventivamente per impedire che la situazione degenerasse, o sono stati messi ora in atto in quanto ora ne avrebbero rimesso anche i diretti interessati come dirò brevemente in appresso ?
Al contrario, questo nostro governo, per imitare Bush, ha privilegiato le speculazioni finanziarie in tutto il mondo a danno dell’economia reale: acquisti e vendite di titoli da un istante all’altro, anche nel “durante” di borsa, determinando situazioni non fisiologiche borsisticamente e cioè ben al di sopra di quello del valore oggettivo dei titolo scambiati, vendite a debito presso le fasce deboli favorendo i ricchi portatori di grosse liquidità ; nel contempo, il sistema bancario elargiva con fatica il credito alla piccola-media impresa per tema di perdere i soldi, con la conseguenza di penalizzare l’economia reale che, in fondo in fondo, è alimentata proprio dalle stesse piccole-medie imprese.
Alla fin fine qualcuno doveva ben pagare questo squilibrio. Come ? Per dirla in parole povere e comprensibili, io penso che questa situazione sia stata voluta e manovrata dall’alto: infatti, avendo i ricchi speculato nelle borse di tutto il mondo facendo elevati guadagni a fronte di titoli dal valore gonfiato per via della forte domanda provocata dagli stessi interessati, ora, siccome i nodi vengono poi tutti al pettine, c’era qualcuno che, alla fin fine, come sempre accade, doveva pur farne le spese: e a pagare è stata l’economia reale, sostenuta dalla povera gente che oggi paga al supermercato 12.000 delle vecchie lire per una bistecca Ora, Berlusconi, sempre per parlare delle cose di casa nostra, ha lanciato l’allarme per le aziende a rischio OPA, (offerta pubblica di acquisto). Mica scemo…, dopo che si era sgolato dicendo che lo Stato doveva star lontano dal libero mercato!!!! Ma ora, siccome gli fa comodo tutto il contrario, avanzerei questo tipo di ragionamento. Tenuto conto che le azioni Mediaset che fanno parte del suo patrimonio ora valgono in Borsa 3,99 e cioè esattamente il 41,11% in meno da inizio 2008, egli ha tutto l’interesse a lanciare l’offerta pubblica. Infatti, dicendola in parole povere, se l’azione di una società si è molto deprezzata, l’Opa diventa un potenziale affare: si offre normalmente una cifra superiore alla quotazione di oggi dell’azione deprezzata e si rastrellano sul mercato le azioni fino a raggiungere la maggioranza incassando di più di quanto esse valgono. Più affare di così, e poi si vedrà ..
Tornando al titolo di questo articolo, io penso che nuovo Presidente degli USA sarà sicuramente Obama: egli cambierà l’America e butterà fuori dai piedi i cialtroni della politica. Di coloro insomma che, per fare profitto, hanno sin qui favorito il consumo a debito, col il concorso delle banche, non preoccupandosi invece dei salari e delle pensioni da fame del ceto medio-basso, che sicuramente avrebbero favorito l’economia reale.
Finito Bush, finirà anche Berlusconi. E lo spero tanto !
ARNALDO DE PORTI
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