Giornata conclusiva per Tuttaunaltracosa. Tutti i numeri della XIII edizione
Sgravi sul commercio equo:
Assobotteghe accetta la sfida
Dagli slums di Nairobi delegazione in visita: "Siamo impoveriti dallo sfruttamento"
Galatina (LE), 17 giugno 2007 - Si conclude oggi a Galatina Tuttaunaltracosa, la XIII edizione della Fiera nazionale del commercio equo e solidale. Per tre giorni 70 standisti provenienti da tutta Italia hanno presentato i loro progetti provenienti dai cinque continenti. Una scommessa vinta dagli organizzatori dell'Associazione Botteghe del Mondo, che hanno scelto la Puglia, una delle regioni più attive nel Mezzogiorno con ben 31 punti vendita.
Al Sud però c'è ancora molto spazio per un'espansione del commercio equo e solidale. "Abbiamo fiducia in una crescita del settore anche in queste regioni - afferma il Presidente di Assobotteghe Andrea Reina - e del resto è questo che ci ha spinto a puntare sul Salento come terra ospite della nostra Fiera. Le realtà già esistenti in Puglia, Campania, Sicilia e altre regioni hanno saputo inventare formule originali, in grado di attirare un pubblico crescente. Spesso associano la vendita di cibi o oggetti di paesi lontani con altri legati alle culture locali, magari prodotti da cooperative sociali del territorio. Si creano così delle reti di solidarietà che mettono in comunicazione realtà lontanissime, con uno stesso obiettivo: inventare un'economia diversa che garantisca a tutti diritti e dignità ".
Per consentire una crescita del settore anche a Sud, uno strumento utile ed efficace potrebbe sicuramente essere quello delle agevolazioni fiscali. Proprio nei giorni scorsi il Parlamento ha approvato un emendamento al ddl Bersani sulle liberalizzazioni per un regime fiscale sperimentale verso i prodotti equosolidali a partire dal 2008. "Si tratta di un passo in avanti e noi del Comes siamo pronti a raccogliere la sfida - ha commentato Reina. - Gli esperimenti sono nel Dna delle botteghe, che accettando nuove scommesse hanno spesso ottenuto importanti risultati. L'attenzione da parte delle istituzioni nei confronti del commercio equo si sta mostrando sempre più forte - continua Reina - e i patrocini che la Presidenza del Consiglio e i Ministeri degli Esteri e dell'Agricoltura hanno voluto dare a Tuttaunaltracosa ne sono la dimostrazione. La questione del progetto di legge nazionale, in cui i network italiani del commercio equo (Assobotteghe, Agices e Transfair) si sono uniti in sinergia, dimostra che, spingendo insieme, è possibile aprire le porte del Palazzo. Adesso attendiamo con trepidazione che la legge, che ha già iniziato il suo iter parlamentare, venga finalmente approvata".
Da ieri è presente in fiera, ospite della città di Galatina, una delegazione proveniente dalla capitale del Kenya, Nairobi. Allo scorso Forum sociale mondiale la Provincia di Lecce e il Comune di Galatina hanno infatti stabilito un rapporto di scambio e cooperazione con la città , che si concretizza adesso in un'adozione simbolica dello 'slum' di Dandora. E' in partenza per Dandora una motopala che permetterà di arginare l'enorme problema dei rifiuti che soffocano la baraccopoli. Ma cosa c'entra il commercio equo e solidale? "Da noi il 70% della popolazione pratica questo commercio - ha affermato il consigliere comunale di Dandora, Were Melitus - perché non commerciano per profitto ma per sopravvivere. Il nostro paese non è povero, ma impoverito, dallo sfruttamento e dai debiti. Considero il commercio equo e solidale una forma di risarcimento dei danni, ha concluso sorridendo. Esperienze come quella di Padre Zanotelli e della cooperativa da lui creata a Korogocho (un'altra delle baraccopoli che circondano Nairobi) sono meravigliose, ma si tratta ancora di una goccia nel mare".
Tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla fiera nella sala stampa virtuale di Tuttaunaltracosa al link: http://www.metamorfosi.info/met_tuttaunaltracosa_sala_stampa_2007.asp
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