28.06.2007
OLTRE L’ULIVO L’ area ulivista, è in un momento di grande agitazione, spesso scomposta, anche perché l’indeterminatezza delle regole delle prossime votazioni rende tutti perplessi e desiderosi di definirle a proprio favore. Si susseguono, con ritmo incalzante, riunioni di Associazioni, gruppi di Associazioni, di correnti di partito, di mandarini locali, tutti inseguendo la sigla Partito Democratico/ Partito dell’Ulivo.
Noi crediamo che questa non sia la strada giusta per il successo dell’operazione, soprattutto al nord.
Anche gli interventi dei Club di intellettuali dei Circoli chiusi, che si sono autodefiniti rappresentanti della società civile, non esprimono in realtà uno sforzo verso il cambiamento, ma solo la salvaguardia di posizioni cooptative.
Tutto questo, ancora una volta, sa di vecchia politica condita da antipolitica autoreferenziale.
Noi crediamo invece in una strada diversa: è necessario affermare una strada “democratica” che vada oltre l’Ulivo, che riporti al centro della politica il senso dei doveri, prima ancora dei diritti, sia in economia, nella formazione, nella PA, in tutta la società .
Una strada nuova significa cercare nuovi rapporti con l’economia e l’impresa, cioè uno Stato fortemente regolatore e non condizionante; anche il Sindacato, da questo nuovo approccio, sarà spinto a cercare strade più innovative.
In sintesi il PD si deve porre realmente con concetti innovativi, non piegare le vecchie logiche ai personalismi individuali.
Oltre l’Ulivo, non perché l’esperienza ulivista sia stata negativa, ma perché riteniamo che al cambiamento del mondo globalizzato, debba corrispondere una delega alla classe politica di tipo diverso.
Mettere insieme più linee progressiste nelle varie componenti della società , non significa creare un Partito riformista tout-court, ma significa cercare una nuova cultura riformista in grado di meglio interpretare la società prossima futura.
L’apporto che in questa direzione possono dare Associazioni nuove, culturali oltre che professionali, e con forte consapevolezza della responsabilità dell’intraprendere, deve essere il valore aggiunto del nuovo PD.
Simona Giovannozzi
27 Giugno 2007
www.communitas2002.it
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