Welfare Italia :: Sociale :: Distrutto dalle cure psichiariche Invia ad un amico Statistiche FAQ
20 Aprile 2024 Sab                 WelfareItalia: Punto laico di informazione e di impegno sociale
Cerca in W.I Foto Gallery Links Documenti Forum Iscritti Online
www.welfareeuropa.it www.welfarecremona.it www.welfarelombardia.it www.welfarenetwork.it

Welfare Italia
Home Page
Notizie
Brevi
Il punto
Lettere a Welfare
Cronaca
Politica
Dal Mondo
Dalle Regioni
Dall'Europa
Economia
Giovani
Lavoro
Cultura
Sociale
Ambiente
Welfare
Indian Time
Buone notizie
Radio Londra
Volontariato
Dai Partiti
Dal Parlamento Europeo
Area Iscritti
Username:
Password:
Ricordami!
Recupero password
Registrazione nuovo utente
Brevi

 Foto Gallery
Ultima immagine dal Foto Gallery di Welfare Italia

Ultimi Links
Patisve
DoppiaErre
In libertà







Distrutto dalle cure psichiariche
2.08.2007

DISTRUTTO DALLE CURE PSICHIATRICHE, GIOVANE SPORGE DENUNCIA ALLE AUTORITÀ.

La denuncia alla Procura della Repubblica Italiana che segue è  emblematica e dimostra come molto frequentemente si opera nel campo della salute mentale.

Nel 2000, P.S. è un giovane culturalmente qualificato, laureato, amante dei viaggi culturali, con vari hobbies e sportivo, impegnato nel sociale e nei rapporti umani. Attraversando un periodo di difficoltà lavorativa, dove i propri diritti di lavoratore non erano sufficientemente tutelati, entra in un forte turbamento emotivo e psichico.

I genitori, invece di suggerirgli di rivolgersi ad associazioni di lavoratori, sindacati o professionisti, allo scopo di tutelare i propri diritti di lavoratore, lo portano da uno psichiatra.

Lo psichiatra gli prescrive immediatamente neurolettici, escludendo incontri con psicologi o cicli terapeutici differenti.

 

Più assume i farmaci prescritti, più si sente male e manifesta disturbi della personalità.

Viene sottoposto a trattamenti sanitari obbligatori (TSO) senza che ne sussistano le reali e contingenti necessità o circostanze preventive quali cagionare danno a se steso o alla collettività. 

 

La documentazione medica non evidenzia mai tali presupposti, né risultano iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione di P.S., (Art.33 Legge 23 dicembre 1978, n. 833 - Norme per gli accertamenti ed i trattamenti sanitari volontari e obbligatori), venendo preliminarmente sedato. Non gli viene data nessuna informativa sugli effetti deleteri dei farmaci, sull'esistenza di alternative cure farmacologiche meno invasive e offensive o che possano in qualche modo giovare in concreto al "paziente".

 

Gli psicofarmaci gli generano sempre più assuefazione, anche dove assunti in dosi ridotte. La loro assuefazione provoca effetto soporifero e offuscando le facoltà mentali, oltre a sbalzi d'umore, depressione, passività, così che la vita personale e relazionale di P.S. si annulla per risentirsi, con effetti amplificati, al momento in cui ne smette l'assunzione.

 

E’ praticamente costretto a casa, potendo nel migliore dei casi guardare la televisione, un'umiliazione insopportabile. Aumentano le crisi psicotiche e di conseguenza aumentano i medicinali somministrati (psicofarmaci).

 

Nei momenti di lucidità P.S. reclama la sua volontà di non assumere gli psicofarmaci, di vagliare modalità alternative, di non essere sottoposto a TSO, di non essere oggetto delle cure di quei medici che lo hanno rovinato e di conoscere le ragioni per cui avrebbe dovuto prendere psicofarmaci per tutta la vita (come gli era stato detto dai medici stessi).

 

Sotto assunzione di farmaci P.S. ha tentato anche il suicidio come ultimo rimedio per uscire da una vita inumana. Suicido che si è verificato dopo l'ultimo TSO, allorché tornato a casa, con in mano solo prescrizioni di psicofarmaci da assumere senza termine e con avanti gli effetti deleteri da cui P.S. intendeva fuggire, (depresso, bulimico, senza vita sociale, rovinato fisicamente, soggetto solo alla altrui volontà in specie quella medica, senza alcun beneficio sulla propria salute e socialità, etc.) decide di farla finita assumendo un’overdose dei medesimi psicofarmaci. Segue nuovo ricovero presso la medesima struttura ospedaliera.

 

La diagnosi non è condivisa dai medici. Da un lato un medico ritiene che P.S. sia affetto da disturbo della personalità; dall'altro lato ancora, altri medici lo qualificano come affetto da disturbo dell'umore.

 

Anche se la diagnosi non è ben delineata, P.S. è oggetto solo di cure farmacologiche deleterie e peggiorative del proprio stato.

 

Come emerso in altre sedi, i farmaci somministrati si sono rivelati sproporzionatamente eccessivi rispetto alle sintomatologie riscontrabili oltre a creare gravosa dipendenza e assuefazione. Inoltre, è stato accertato che per effetto dei trattamenti somministrati, la vita personale, sociale e relazionale di P.S.  non è migliorata , rivelandosi i farmaci nel procurare danni patrimoniali, esistenziali ed alla vita di relazione (questi ultimi difficilmente reversibili). I farmaci hanno avuto un effetto deleterio sul fisico, trasformandolo da vigoroso in flaccido; sul morale, trasformandolo da ottimista e fiducioso nel genere umano in pessimista e timoroso dell'altrui contatto; sulla psiche, mutandolo da attivo e appassionato alla cultura dello sport fino a farlo cadere in apatico, svogliato indifferente alle sollecitazioni esterne.

 

I danni conseguenti sono stati gravissimi sulla persona di P.S. che solo negli ultimi tempi, con l'aiuto di altri esperti naturali (naturopata, etc.), con la riduzione nel tempo di massicce e inadeguate dosi di farmaci, con il riacquistare la fiducia in se stesso, venuta meno a fronte degli effetti di assunzioni errate spesso prescritte, altre volte imposte forzatamente, ha compreso di come sia stato vittima di non oculate cure, impartite al solo scopo di tacitare un uomo a volte compulsivo.

 

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani giornalmente si sta adoperando affinché i diritti umani e la dignità  non saranno restituiti a tutti gli individui, investigando e denunciando le violazioni psichiatriche dei diritti umani.

 

Chiunque ritiene di aver subito danni causati da trattamenti psichiatrici può mettersi in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

 

Tel. 0236510685

Email: info@ccdu.org

Sito: www.ccdu.org

 


Terza pagina
18.04.2010
BIOTESTAMENTO: IL DDL DEVE ESSERE CAMBIATO
13.06.2009
Festa dei Popoli 2009
7.01.2009
Azione concrete contro la droga del 7 gennaio 2009
26.12.2008
Dall'UISP parteinvito a sostenere il testamento biologico
8.12.2008
Aperte le iscrizioni al XVI corso di laurea telematico
11.08.2008
Torchio e Baldani nella Locride con i volontari dell’A.C.
6.08.2008
Carlo Giuliani ricordato a Genova lo scorso 20 luglio
29.07.2008
Il Governo dell'Odio e della paura di Communitas
21.07.2008
L'ennesimo scempio sulla disabilità è compiuto
19.06.2008
Se Atene piange, Sparta non ride!

Sondaggi
E' giusto che Bersani si accordi con Berlusconi per le rifome ?

Si
No
Non so
Ultime dal Forum
La voce del padrone di Lucio Garofalo
Salotti culturali dell'Estate bolognese
Pippo Fallica querelo' Corriere della Sera e La Sicilia?
NO LEADER, NO PARTY di Luigi Boschi
UN PARTITO LENINISTA (LEGA) CHE SPOSA IL VATICANO di A.De Porti
POESIA DI VITA di Luigi Boschi
La vita spericolata del premier di Silvia Terribili
Romea Commerciale di Orlando Masiero
Sondaggio, 15mila i voti finora espressi
Buon che? di Danilo D'Antonio
L'Italia è una Repubblica "antimeritocratica" fondata sul lavoro precario
LA PROTESTA DEI SANGUINARI di Luigi Boschi
L'AQUILONE STRAPPATO di Antonio V. Gelormini
Il reality scolastico su "Rai Educational"
Vuoto indietro diventa proposta di legge,





| Redazione | Contatti | Bannerkit | Pubblicità | Disclaimer |
www.welfareitalia.it , quotidiano gratuito on line, è iscritto nel registro della stampa periodica del Tribunale di Cremona al n. 393 del 24.9.2003- direttore responsabile Gian Carlo Storti