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Voto elettronico dall'estero per il PD
3.10.2007
Gli italiani residenti all'estero, ricercatori, professori, studenti e militari potranno partecipare all'elezione di 69 rappresentanti nell'assemblea costituente

Un clic e un bip per le primarie
Voto elettronico per il Pd

Oltre ai codici di sicurezza personali, ci saranno riscontri via telefono

Adottate le stesse garanzie dell'home banking. "Rischi abbattuti ma non eliminati"

di CLAUDIA FUSANI da La Repubblica

ROMA - Computer e telefono. Un clic e un bip. Voto multimediale con la stessa blindatura di un'operazione finanziaria. La frontiera impossibile della politica - il voto elettronico tramite computer - sta per essere "violata" il 14 ottobre, giorno delle primarie per eleggere l'assemblea costituente del partito democratico.

Quel giorno gli italiani residenti all'estero - e quindi iscritti agli elenchi Aire - ma anche militari, diplomatici, studenti Erasmus, ricercatori universitari e tutti coloro che per un motivo documentabile risiedono momentaneamente all'estero possono votare per le primarie e partecipare alla nascita del Pd. Avranno a disposizione due modi: quello tradizionale - cioè cartaceo - andando nei circa 200 seggi che saranno allestiti nelle città delle quattro grandi circoscrizioni (Europa; America del nord; America del sud e centro; Africa-Asia-Oceania); e quello elettronico.

"Abbiamo lavorato molto per cercare di garantire una opportunità di voto seria e al tempo stesso molto allargata" dice Maurizio Chiocchetti, uno dei responsabili del Comitato per il voto all'estero del 14 ottobre. Non è azzardato dire che nel caos costruttivo che ha caratterizzato questi due mesi e mezzo di preparazione al 14 ottobre, il voto elettronico è forse una delle scommesse più difficili. Comunque, ecco cosa succederà. E con quali garanzie.

69 posti per gli "stranieri" - Alle politiche del 2006, dalle circoscrizioni estere, gli elettori dell'Unione sono stati 20.780. La previsione ideale sarebbe, ammette Chiocchetti, "quella di poter uguagliare questo numero. Di certo c'è una grande richiesta di sapere e conoscere". Luciano Neri, un altro dei responsabili, dice che "solo in una settimana abbiamo avuto oltre 200 sollecitazioni di persone che vogliono sapere e partecipare". Per gli italiani all'estero sono riservati 69 posti nell'assemblea costituente: 36 in Europa; 9 in America del nord; 17 in America latina; 7 in Oceania, Africa e Asia.

La liste - Sulla composizione e sul numero valgono le stesse regole nazionali. Veltroni è presente in tutte e quattro le circoscrizioni: in Europa e in America del nord con due liste (Democratici nel mondo per Veltroni; L'altra Italia con Veltroni); nelle altre due circoscrizioni corre "solo" con Democratici nel mondo. Liste "I Democratici per Enrico Letta" corrono in Europa, in America del nord e del sud. Rosy Bindi è presente in America del nord e Africa-Asia- Australia, ancora sospese le liste in Europa e America del sud. Se in Italia c'è stata un po' la corsa a fare liste Beautiful - attori e personaggi dello spettacolo - l'identikit dei candidati all'estero parla invece di professori, ricercatori, studenti universitari.

Sono almeno il 40 per cento dei nominativi. Cervelli in fuga, che vorrebbero tornare a casa, comunque partecipare alla vita di casa. "La specificità di queste liste - spiega Luciano Neri - è che rappresentano equamente tanto la vecchia quanto la nuova emigrazione, non più solo i patronati e i sindacati ma le università e il luoghi di ricerca". Non più e solo l'Italia di pizza, mandolino&businèss ma anche quella dei camici bianchi e delle provette.

Operazioni di voto - E' stato ed è la frontiera di tutta l'operazione voto elettronico. Per sintetizzare Francesco Davanzo usa tre parole chiave: "Il mezzo è il pc, la verifica incrociata avviene tramite telefono, la metodologia e i parametri di sicurezza sono quelli dell'home banking". Tanto per chiarirsi è giusto dire che la sicurezza del voto sarà massima ma non totale, "i rischi sono ridotti al massimo ma non eliminati". Ecco cosa succede.

L'elettore all'estero potrà da domani accedere al sito www. partitodemocratico.

it per chiedere di poter partecipare al voto. Tra le richieste - oltre ai dati anagrafici, luogo di residenza e le mansioni all'estero - anche il numero di telefono di un cellulare con utenza straniera. Dopo due-tre giorni - e se le verifiche dei tecnici del Comitato per il voto all'estero saranno positive - la persona sarà contattata di nuovo e riceverà - su quel telefonino - il codice segreto con cui poter votare il 14 ottobre. Quel giorno, infatti, a seconda dei fusi orari, l'elettore andrà al suo pc, accederà al sito, introdurrà il suo pin segreto e avrà a disposizione una scheda elettronica su cui poter votare. L'operazione di voto potrà cominciare e concludersi solo con telefonate di conferma. Non ci sono costi per l'elettore. Molto simile a quello che già oggi avviene nella finanza con le operazioni transnazionali. "Abbiamo fatto di tutto per blindar e programmi software, server, evitare incursioni e collassi tecnici" dice Davanzo. "La cosa più difficile resta proprio quella di certificare l'identità dell'elettore. Posso dire che abbiamo fatto il possibile consapevole del fatto che è una sperimentazione".

Gruppi di studio americani e svedesi sono in Italia in questi giorni per osservare da vicino la sperimentazione.

www.repubblica.it


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