Martedì 5 febbraio 2008, Nuovo Teatro Nuovo.Un anno con 13 lune di Rainer Werner Fassbinder .Dal film alla scena la via crucis di un trans ed i suoi drammi d’amore, in un adattamento scenico che esplora il nucleo emotivo del cineasta tedesco. Da martedì 5 febbraio 2008 alle ore 21.00 (in replica fino a domenica 10), al Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, Egumteatro, Festival delle Colline Torinesi, Fondazione Teatro Piemonte Europa con il patrocinio della Regione Toscana, presenteranno lo spettacolo Un anno con 13 lune di Rainer Werner Fassbinder, un progetto di Michele Di Mauro ed Egumteatro.
Ne saranno interpreti, in scena, Michele Di Mauro (finalista al Premio Ubu 2007 come miglior attore protagonista), Gisella Bein, Tatiana Lepore, Simona Nasi, Pasquale Buonarota, Massimo Giovara, Riccardo Lombardo.
Le scene ed i costumi Horacio de Figueiredo, il suono di Otto Rankerlott, per la regia Annalisa Bianco e Virginio Liberti.
In ogni secolo gli anni con 13 lune sono sei ed il 2007, appena trascorso, è stato il primo anno con 13 lune del nuovo secolo. Sono anni che suscitano profondissime crisi nei tipi emotivi. Il 1978 è stato un anno con tredici lune, ed è proprio l'anno in cui si svolgono a Francoforte gli ultimi cinque giorni di vita di Elvira/Erwin Weishaupt.
Abbandonata dall’uomo con cui viveva, in preda a un’angosciosa crisi d’identità , Elvira/Erwin, un ex-macellaio che si è fatto operare per diventare donna, compie un visionario cammino a ritroso, per risalire alle radici della disperazione in cui si trova.
Un corpo modificato per amore e per allontanare la solitudine diventa un involucro nel quale è impossibile riconoscersi. L’uomo, che non può sentirsi omosessuale, ma nemmeno donna, indugia in cerca di considerazione ed affetto. Tutto, intorno alla sua figura in evoluzione, gli ricorda cosa ha perso, cosa non avrà mai, per cosa è inutile lottare e perché la felicità , perduta da bambino, non tornerà più a far splendere le sue giornate mature.
Sullo sfondo, senza sottolineature né retoriche condanne, la Germania dei campi di concentramento e quella dei fraudolenti arricchiti, di chi distrugge per costruire, a suo economico piacimento, sulle carcasse di chi non sa trovare una via d’uscita al proprio patire.
"Perché abbiamo scelto, tra tutti i meravigliosi testi teatrali di Fassbinder, proprio un film e per di più un film nato non come versione cinematografica di un suo testo teatrale? Risposta estetico-razionale: perché, dopo tanta drammaturgia contemporanea, ci sembrava inevitabile confrontarci con la poetica di un autore che ha cinematografato il suo teatro e teatralizzato il suo cinema. Risposta emotivo-irrazionale: perché crediamo che il teatro debba e possa parlare ancora al cuore, al cervello, ai sensi e allo stomaco, restituendoci la sensazione di essere persone e non corpi seduti su una poltrona di velluto".
Annalisa Bianco e Virginio Liberti mettono in scena uno spettacolo che nasce su pellicola, ma che ben sostiene la tridimensionalizzazione delle sue tematiche, portando l’ottimo protagonista a farsi solido perno, intorno al quale far ruotare le storie che lentamente ci chiariscono le ragioni delle sue suicide intenzioni.
Una scelta attenta, alle ragioni del cuore ed orientata a mostrare, al di là delle parole dell’autore, il dolore del corpo, il suo invecchiamento, il suo essere specchio di un’anima inquieta e mai appagata, all’interno di una scena pesante che impone una concreta presa di coscienza di tutto quel che ci circonda.
Un anno con 13 lune, di Rainer Werner Fassbinder
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo – dal 5 al 10 febbraio 2008
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email botteghino@nuovoteatronuovo.it