10.03.2008
amnesiA vivacE - Rivista on line di Critica dell'Arte e della SocietÃ
www.amnesiavivace.it
dall'11 al 16 marzo 2008 – ore 21.15
Colosseo Nuovo Teatro
via Capo d'Africa 29/A - Roma
caccia 'L drago
fabula in musica di
Daniele Timpano e Natale Romolo
ispirata all’opera di J.R.R. Tolkien
Spettacolo vincitore del premio "Le voci dell'anima" 2005
Le fiabe vanno strappate ai bambini. Ispirato liberamente all’opera di J. R. R. Tolkien, lo spettacolo di amnesiA vivacE cerca di andare in questa direzione. In una scena scabra, essenziale, ben poco fiabesca o bambinesca, un attore racconta per l’ennesima volta la storia di un tranquillo contadino dell’Inghilterra medioevale coinvolto suo malgrado in una caccia al drago et cetera et cetera. Tra continue divagazioni, ritardi, incidenti e amnesie che ne minacciano il lineare svolgimento, lo spettacolo è un divertito tentativo di raccontare questa storia. Una partitura per nulla medioevaleggiante, anzi piuttosto novecentesca, accompagna la narrazione ed anima musicalmente gli impulsi ritmici della parola e del gesto.
Un racconto scenico per voce, corpo e pianoforte dal vivo; insospettabilmente beckettiano, inevitabilmente divertente. drammaturgia, regia, interpretazione di Daniele Timpano
musica originale dal vivo di Natale Romolo
aiuto regia scena costumi di Valentina Cannizzaro
disegno luci di Marco Fumarola
una produzione di amnesiA vivacE
in collaborazione con UbuSettete periodico di critica e cultura teatrale
dall'11 al 16 marzo 2008 – ore 21.15
Colosseo Nuovo Teatro
via Capo d'Africa 29/A - Roma
Per informazioni e prenotazioni:
Colosseo Nuovo Teatro 06.7004932 - colosseonuovoteatro@gmail.com
amnesiA vivacE/Maria Rita Parisi cell 347.0069645 - mariaritaparisi@gmail.com
Il calendario completo di Daniele Timpano su
www.myspace.com/danieletimpano
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Spettacolo vincitore del premio "Le voci dell'anima" 2005 con la seguente motivazione:
Il talento di Timpano è innanzitutto nella sua capacità di ascolto. Più che un uomo è una membrana che assorbe e plasma le vibrazione del pubblico, continuo rimando di impulsi, provocazioni e attese. L'attore complementare a se stesso in un gioco di contrasti condotti con rigore estremo in cui il nucleo corpo-voce-narrato procede dalla sollecitazione di un medesimo impulso. Lo sguardo di Timpano ci cerca e ci tiene, è un torero e sa che non vi sono certezze, è astuto e non si crogiola in vuote furberie attoriali. Una ricerca lucida sull'estetica del linguaggio e sull'evento scenico che propone con una negazione al 'gia visto' cui siamo disabituati; il tentativo, riuscitissimo, di reinventare la realtà e di esplorarla, sorpreso, insieme al suo pubblico.
Rassegna stampa:
"Divertente e acutissimo, Daniele Timpano è scosso dai fremiti di una sana follia scenica e potrebbe apparire come la risposta anarco-dadaista all'imperversare del teatro di narrazione. Qui non c'è sfondo sociale, non si ricuce una memoria collettiva, non si concentra significato e storia nella potenza espressiva dell'attore. Semmai accade ttutto il contrario, come ricascando all'indietro in una incapacità novecentesca di costruzione sia drammaturgica che di senso, facendo precipitare l'affollato e fantasioso mondo della fiaba in una vuota stanza beckettiana."
Antonio Audino - Il Sole 24 ore
"Caccia ‘l drago avvolge lo spettatore in un gioco di complicità e divertimento: la cifra "politica" - o "civile" - appare quasi per svelamento successivo, mostrando il disagio, la solitudine, lo spezzettamento, l'afasia, di un uomo ridotto a balbettii beckettiani, a scatti improvvisi, a un girare a vuoto, ripetendo parole inutili che nascondono mondi di insondabile dolore."
Andrea Porcheddu - DelTeatro
"Daniele Timpano in caccia 'L drago ha dimostrato di sapere umanizzare il teatro e di possedere una forte capacità di fascinazione scenica. Ha regalato al pubblico piacere e divertimento, dimostrando di essere più bravo del giovane Fo. Una forza della natura."
Alfio Petrini - Hystrio
"Un ambiente angusto contro regni sterminati, un unico affabulatore contro eserciti e popolazioni rurali. Sballottolati tra la sua formidabile vis comica, una scena sospesa e una fiaba irrequieta, non possiamo fare altro che credergli."
Graziano Graziani - Carta
"Tolkien raccontato tra un bicchiere d'acqua e l'altro, un ombrello-ammazzadraghi che rifiuta di chiudersi, un fucile trombone che punge, un mondo diviso tra la britannia e Albione [...] un allestimento che va a toccare il modo stesso del raccontare, del narrare, del rapportarsi ad una storia [...] lo scrittore britannico trasla il lettore e la storia stessa da una concreta e visibile Britannia ad una mitica, ma possibile, Albione [...] Daniele Timpano, a sua volta, effettua la sua traslazione partendo da oggetti reali, fisici, effettivamente presenti qui e adesso, per portarci in una mitica Albione in cui un semplice velo è un fucile scaccia-giganti, in cui una giacca bianca e una cravatta gialla divengono parti di un'armatura capace di resistere agli attacchi del drago [...] le armi teatrali che utilizza sono molteplici: fortissima compenetrazione tra testo, corpo e musica; composizione sonora che diviene improvvissazione e che nasce dall'empatica presenza in scena di Timpano e Natale Romolo, quest'ultimo accompagnatore musicale che interagisce scenicamente con Timpano stesso; traslazioni di tempo, spazio e senso operate da Timpano in base a precise reiterazioni verbali/rumoristiche/musicali o gestuali. La raffinata messa in scena del duo di amnesiA vivacE tocca corde che si situano su vari livelli. [...] in un continuo entrare ed uscire dalla rappresentazione [...] portato al suo estremo nella parte finale dello spettacolo [...] come stufo del già detto, come desideroso di offrirci un'altra visuale della vicenda, timpano ridiviene solamente sé stesso e ci racconta, in un atteggiamento che di teatrale ha poco, il resto della storia è...] ribaltando ogni prospettiva di senso."
Luigi Coluccio - Close up
"La magia del teatro delle piccole cose, quelle che costringono l'immaginazione a esercitarsi"
Giorgio Merlonghi - dramma.it
"L’idea che si ha è quella semplice e accattivante di un bambino che gioca nella sua stanza. Il racconto rapisce e l’ironia dell’interpretazione è sottile e implacabile, seminando risate e senso di paradosso tra il pubblico."
Gabriele LInari - amnesiavivace.it
Lo spettacolo sarà preceduto ogni sera dalla proiezione dell'opera video
TENERAMENTE TATTICO
di Daniele Timpano e Lorenzo Letizia
con Daniele Timpano e Francesca La Scala
voce narrante di Marco Fumarola
produzione amnesiA vivacE/Le Chant du Jour/Contemporaneamente
dall'11 al 16 marzo 2008 - ore 21.00
PROMOZIONE CONSORZIO UBU SETTETE
Presentando il biglietto del nostro spettacolo
si ha diritto al biglietto ridotto per
MAKILE'
di Teatro Forsennato
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