9.05.2008
Cari amici, scrivo in primo luogo per ringraziarvi per il sostegno che avete dato nella campagna elettorale da poco terminata al Partito Democratico e a me personalmente.
La legge elettorale in vigore espropria sia i cittadini del diritto di scegliere i propri rappresentanti sia gli eletti della legittimazione e dell’autorevolezza delle quali hanno bisogno per svolgere bene il proprio ruolo. In questa situazione l’amicizia e la stima di tante persone diventano ancora più importanti.
Il risultato delle elezioni è stato più negativo di quanto mi e ci aspettassimo e l’esito del ballottaggio di Roma disegna un quadro e una prospettiva ancora più preoccupante.
Si apre una fase di opposizione difficile e prevedibilmente non breve. Voglio credere che siano in molti tra i dirigenti che portano la responsabilità di questa sconfitta – e lo dico con la coscienza di farne parte - a sentire il dovere di capire e di cambiare. Come questo si può fare, già a partire dalle prossime settimane?
Io vedo due vie : la prima, quella principale, passa per il Partito Democratico. Bisogna impegnarsi ad aprire una discussione seria alla quale possano effettivamente partecipare e far sentire la propria voce tutti quelli che sono interessati e che considerano il futuro del partito e del centro sinistra un affare che li riguarda. Bisogna trovare il modo, le occasioni, gli strumenti attraverso i quali uscire da cerchie ristrette e dare vita a una nuova e non effimera esperienza di partecipazione. Bisogna che chi ha più responsabilità sia più disposto ad ascoltare e capire.
La seconda via, minore ma non inutile, è quella che vorrei personalmente contribuire ad organizzare, offrendo la mia persona e il mio ruolo come possibile punto di riferimento per quelle persone che, anche dopo la campagna elettorale, desiderano essere informate, ascoltate, coinvolte in un dibattito e in una pratica di allargamento della partecipazione. Credo che questo si possa fare costruendo rapidamente e progressivamente una platea la più ampia possibile alla quale, con i mezzi che le tecnologie mettono a disposizione con una certa semplicità , inviare informazioni, chiedere opinioni e pareri, ricevere indicazioni, attraverso modalità interattive fondate sulla reciprocità .
Una cosa che può coinvolgere subito alcune centinaia di persone e che può, se funziona, allargarsi. Diciamo qualcosa che assomigli, in assenza dei vecchi collegi elettorali, ad un collegio virtuale col quale un parlamentare costruisce una relazione stabile.
Prima dell’estate si potrebbe vedersi per parlarne ma intanto ciascuno può contribuire a realizzare questa possibilità indicando le persone ( e gli indirizzi mail) che possono essere interessate. Nelle prossime settimane conto di riscrivervi traducendo in termini organizzativi più concreti questa idea e nel frattempo nel sito www.pietromarcenaro.it si possono trovare informazioni e raccogliere pareri.
La nuova mail a cui scrivermi è marcenaro_p@posta.senato.it
Grazie ancora e un caro saluto.
Pietro Marcenaro
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