13.09.2008
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Dopo una lunga storia di tutele solo penali contro le aggressioni esterne, la sanità , con l’avvento dello stato democratico a connotazione sociale, ha cessato di essere considerata un fatto esclusivamente privato per divenire, come recita la nostra Costituzione all’art. 32, «diritto fondamentale dell’individuo ed interesse della collettività ». E’ allora motivo di delusione e di amarezza dover constatare che oggi, a sessanta anni dal varo della Costituzione, il nostro sistema sanitario appare ancora lontano dai principi e dalle direttive da essa espressi. Di seguito articolo integrale di Michele Di Schiena.
Nel giro di pochi giorni un altro black out si è verificato al Petrolchimico e la torcia di nuovo è andata in fiamme. A questo punto la frequenza di simili episodi giustifica il fondato timore che non si tratti di qualche inconveniente del tutto accidentale ma di inadeguatezze o difetti strutturali che non si riesce ad eliminare. Di seguito appello al Prefetto, al Sindaco e alla Magistratura del Forum Ambiente Salute e Sviluppo di Brindisi.
Una collezione di gravi “distrazioni” per la neo-insediata Giunta di centrodestra del Comune di Mesagne. Di seguito la cronaca dei fatti ed il commento di Pompeo Molfetta capogruppo consiliare della Sinistra/Arcobaleno.
Un agosto di denunce e di lamenti nei quartieri alti del centrosinistra riformista. L’augurio è però che l’intellighenzia riformista, giustamente preoccupata per le sorti del Paese ed impegnata con qualche sfoggio di finezze culturali in un confronto sulle note che caratterizzerebbero l’attuale situazione spinga la sua riflessione oltre la diagnosi. E lo faccia per verificare se la causa fondamentale della crisi non sia rinvenibile proprio nell’accettazione del neoliberismo con l’illusione riformista di poterlo umanizzare. Di seguito articolo integrale di Michele Di Schiena.
Le ispezioni dell’ Amministrazione Provinciale di Brindisi nei siti industriali in cui nelle ultime settimane si sono verificati alcuni incidenti, giungono al termine di un’estate le cui cronache avevano fatto registrare, non con il medesimo clamore, due eventi avversi in agricoltura dove diverse decine di lavoratori erano stati intossicati da pesticidi. Di seguito articolo di Maurizio Portaluri.
L’esito del congresso di Chianciano, con le sue chiusure e le sue autoreferenzialità , impedisce la costruzione di una forza plurale per culture e sensibilità . Un esito che si rivela quindi politicamente disastroso e che dovrebbe essere perciò rapidamente superato nelle forme da concordare all’insegna di una ritrovata solidarietà : lo consiglia il buon senso e lo reclama il senso di responsabilità in nome del “popolo” della sinistra e nell’interesse della nostra travagliata democrazia. Lasciare a lungo le cose come stanno significherebbe condannare ad un ruolo di mera testimonianza e di irrilevanza politica un partito che rischia di chiudersi nei suoi miti e nei suoi riti lontano dai luoghi ove ogni giorno sono in gioco i diritti e gli interessi che assume di voler tutelare e promuovere.
Da “Liberazione” del 31 luglio riprendiamo questa intervista rilasciata dal prof. Marco Revelli di commento al Congresso del Prc di Chianciano. Un giudizio negativo senza appello in larghissima parte condivisibile, tranne forse nella stroncatura dello strumento “partito” costituzionalmente previsto e finora non ancora superato da verificati nuovi modelli di partecipazione.
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