Luca Leone intervista Paolo Moretti, autore dell'interessante La cicogna che sconfisse l’aviaria. Paolo Moretti ha pubblicato per Infinito edizioni il suo bellissimo libro sull’adozione internazionale con prefazione di Marco Scarpati e una postfazione di Stefano Zecchi.
Abbiamo parlato di questa meravigliosa storia con Paolo.
D. L’idea che comunemente si ha della cicogna è un po’ diversa da quella che hai sperimentato tu. La tua è stata una cicogna venuta da Oriente, dopo qualche peripezia e una lunga attesa. Puoi raccontarci di questa cicogna e di quanto sia difficile l’adozione internazionale?
L’esperienza, la storia, l’abitudine ci racconta di cicogne che esauriscono il loro viaggio entro nove mesi al massimo. La nostra, come quella di tante altre decine di migliaia di famiglie, ci ha messo molto di più, ha affrontato un volo molto più turbolento, ma non per questo la planata è stata meno magica. Anzi. La nostra cicogna ci ha messo un anno e mezzo a sorvolare i cieli tra l’India e l’Italia. Tanto, mia moglie ed io, abbiamo atteso, con solo una fotografia da coccolare, di poter abbracciare nostra figlia. Sono tempi burocratici che non conoscono i ritmi e i bisogni del cuore. L’adozione internazionale, purtroppo, è anche questo. È lunghe attese. È incertezza. È paura di non farcela. Ma poi, alla fine, tutto quel fardello di ansie e dolore si è sciolto di fronte al sorriso pieno di vita di nostra figlia. E ciò che hai vissuto come un’ingiustizia, cambia luce all’improvviso: perché era nient’altro che la strada necessaria da percorrere per arrivare dove si sognava.
Il testo integrale dell’intervista è disponibile, citando la fonte © Luca Leone/Infinito edizioni 2008, sul sito della Infinito edizioni
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