25.12.2008
“LA MACCHINA DEL CAPO – Racconto di Capodanno”
Lo spettacolo all’ex tribunale di Padova, che andrà in diretta su LA7
la sera di Capodanno, è accessibile dal vivo.
Aperte le prenotazioni, posti disponibili per il 31 dicembre e l’1 gennaio
MARCO PAOLINI PER TRE SERE A PADOVA
CON “LA MACCHINA DEL CAPO”
Tratto dai suoi primi spettacoli, sarà un “Racconto di Capodanno”
divertente, intimo e a tratti commovente, che parla anche all’infanzia
Marco Paolini sarà per tre serate protagonista a Padova, a cavallo della fine d’anno, con “LA MACCHINA DEL CAPO – Racconto di Capodanno”.
Lo spettacolo – in scena all’ex tribunale di Padova il 30 e 31 dicembre alle 18 e l’1 gennaio alle 21 – verrà trasmesso in diretta su LA7 per il Capodanno 2009, ma è accessibile al pubblico dal vivo
Tutte le informazioni sulla serata e le indicazioni per partecipare in prima persona si possono trovare sul sito www.marcopaolini.info.
Il pubblico può prenotare fino ad esaurimento posti e ritirare presso la Jolefilm fino al 30 dicembre. (29 dicembre dalle 10,30 alle 19,30 - 30 dicembre dalle 10,30 alle 13,30).
Biglietto unico 10 euro; ingresso gratuito under 14 anni.
“LA MACCHINA DEL CAPO – Racconto di Capodanno” prende vita dagli Album, i racconti teatrali costruiti lungo un arco temporale che va dal 1964 al 1984, nei quali lo stesso gruppo di personaggi cresce passando da uno spettacolo all’altro, in una sorta di romanzo popolare di iniziazione.
Non è un diario, non è un pezzo nostalgico, non è una memoria d’altri tempi. Un lavoro sull’infanzia e sulla primissima adolescenza, tra la famiglia, la colonia e le avventure nel campetto di pallone. È un viaggio che parte dalla casa, micro-universo dal quale osservare il mondo, per avanzare alla scoperta del macro-mondo (del mare, dei compagni di giochi, del sesso visto con gli occhi di un bambino). È il ritratto di un’Italia di periferia, vista su scala ridotta, tra la Pedemontana e il mare. È un lavoro sul desiderio e sulla scoperta, vicino alle atmosfere di Monicelli. I ragazzi protagonisti del racconto sono quasi gli “Amici miei”, ma ragazzini. E le zingarate sono forse più innocenti, ma lo spettacolo si permette di giocarci con altrettanta ironia.
“Ho preso le storie più vecchie che ho raccontato – spiega Paolini -. Le ho prese da i primi Album, quelli su cui ho imparato questo mestiere che viene dal teatro, il mestiere di raccontare storie. In quei lavori ho imparato a dosare i personaggi e a mescolarli con il filo della storia, a interpretare e narrare insieme.
Ho ricombinato le storie vecchie con episodi nuovi che ho cominciato a scrivere un anno fa. E Lorenzo Monguzzi (dei Mercanti di Liquore) mi accompagna in questo esercizio. Narro di infanzia non protetta da cordoni sanitari di adulti, di primo giorno di scuola, di campetti di periferia, di viaggi in treno e di vacanze avventurose. Narro di un bambino di 10 anni e della sua fretta di crescere. Narro non per nostalgia, ma per divertimento, per chi c’era già e si ricorda i dettagli e per chi è nato dopo e si diverte alla storia”.
Info sulla diretta su www.la7.it/paolini e su www.marcopaolini.info
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