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IL CENTRO DEL DISCORSO.Premio di Drammaturgia Contemporanea
30.12.2008

IL CENTRO DEL DISCORSO.Premio di Drammaturgia Contemporanea nel Salento In scadenza il 15 gennaio 2009 [maggiori informazioni su www.manifattureknos.org] "Il centro del discorso" si propone di creare, attraverso il teatro, un discorso e un confronto sul tempo in cui viviamo. Siamo convinti infatti che umano sia il dialogo e quindi, in teatro, il suo mezzo principe: il testo. Se si pretende dal teatro che non faccia solo divertire o ammutolire per lo stupore ma anche pensare, non si può fare a meno di buoni testi. L'utopia che ci guida è di restituire al teatro, attraverso la creazione e la rappresentazione di buoni testi, un ruolo sociale, di farlo sentire come necessario non solo per gli artisti ma per la comunità in cui esso agisce. Se è vero che il teatro ha bisogno della comunità per esistere, è altrettanto vero che la comunità, la società hanno oggi più che mai bisogno del teatro nella sua più antica e nobile funzione: quella di luogo ove riconoscersi in quanto tali, ove ritrovare di nuovo il senso dell'idea stessa di "comunità". Questa era infatti il ruolo del teatro alle sue origini, ai tempi della tragedia greca. Nessuna "piazza virtuale" televisiva potrà mai ricoprire questo ruolo fondamentale di riflessione di una società su se stessa e le proprie problematiche. L'idea che in teatro, nello spazio che si apre fra artista e pubblico, si manifesti il mondo in cui viviamo, e che questa manifestazione abbia la forza di modificare la percezione della realtà e di generare pensiero, ha fatto nascere in noi l'urgenza di creare un momento in cui l'arte scenica e la parola drammatica possano riflettere sui nostri tempi, sul contemporaneo, sulla nostra vita di artisti e di uomini qui e ora, in questi tempi sempre più incerti e densi di conflitti (sociali, culturali, religiosi...) Vogliamo creare un premio e un festival di opere prime di drammaturgia contemporanea da svolgersi alle Manifatture Knos di Lecce e in altri luoghi del Salento. Immaginiamo che si svolga in tre tranche annuali. Il premio intende avviare una ricognizione dei migliori tra i nuovi talenti drammaturgici italiani, dando loro possibilità concreta di visibilità attraverso la mise en espace dei loro testi in una rete di teatri e festival. La partecipazione al premio non prevede alcun limite di età. Per incoraggiare i giovani autori a cimentarsi con la scrittura drammaturgica, prevediamo di riservare una sezione agli scrittori di età inferiore ai 26 anni. Per il testo vincitore del premio si pensa ad una residenza per la produzione dello spettacolo con relativa circuitazione. La ricerca e la valorizzazione di nuovi testi drammaturgici risponde ad un'esigenza vitale del teatro italiano, che in tale direzione rimane ad oggi fanalino di coda in Europa. Abbiamo un disperato bisogno di vitalità, di vivacità, di travasi di idee, di invasioni di campo, di sfregamenti, attriti, che dimostrino il coraggio e la necessità di agire, perchè no, controcorrente. Vogliamo che questo premio/festival non resti un episodio sia pure interessante che avviene una tantum, ma un discorso che si dipani nel tempo e che produca semi per altri discorsi che si svolgeranno, in altri tempi e in altri luoghi. Perchè ciò avvenga esso dovrà comprendere necessariamente anche un percorso di formazione, attraverso laboratori e workshop di scrittura e critica teatrale. Il materiale prodotto da questi laboratori potrà eventualmente essere pubblicato in una rivista che ci piacerebbe far uscire in occasione del festival. La prima e la seconda tranche saranno dedicate alla riflessione sulla drammaturgia, agli incontri di studio, alla produzione di testi e ai laboratori di scrittura teatrale. La terza tranche invece alle letture sceniche dei testi, alla rappresentazione degli spettacoli e ad un laboratorio di critica teatrale. Siamo convinti infatti che il teatro come dialogo e discorso sul contemporaneo ha bisogno di consapevolezza e "formazione" non solo degli artisti ma anche del pubblico e della critica. Per realizzare questo progetto vogliamo usare tutte le risorse possibili del territorio, cercheremo l'aiuto dei comuni, delle realtà artistiche locali, dell'università, degli editori, degli imprenditori. Vogliamo inventare modelli comunicativi e innovativi per il fare teatro, far nascere e crescere un discorso assolutamente votato al contemporaneo nell'eterogenea e antica cultura del Salento: ci sembra un compito non privo di difficoltà ma bellissimo. Vogliamo che il festival contribuisca a far crescere il discorso culturale in una prospettiva non localistica e autoreferenziale ma di apertura e riflessione sulla capacità di dialogare, in cui il Salento si faccia al contempo centro propulsore di una rinascita a livello nazionale dell'arte drammaturgica, partendo dalla periferia, per giungere, finalmente, al centro del discorso. Il progetto è promosso dall'Associazione Culturale Induma insieme alla preziosa collaborazione di Manifatture Knos, Società Cooperativa Sogno Sveglio(LE) , Associazione Culturale Sud Est (LE), Cooperativa Cool Club (LE), Officine Kata Pelta (LE), Festival Teatri delle Mura (PD), Area 06 (RM), Teatro San Martino (BO), Short Theatre Festival (RM), Lupo Editore (LE), Titivillus Edizioni (PI), Kilowatt Festival (AR), Spazio Off - Fabrica Famae Teatro (BA), grazie al contributo di Regione Puglia - Assessorato alla Cultura ed il Mediterraneo, Provincia di Lecce - Settore Politiche Giovanili, Comune di Lecce, Quarta Caffè, Masseria Ospitale, e con i media-partner Salentoweb Tv e Radio Popolare Salento.


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