24.01.2009
OBAMO-MANIA Felpe, tazze, pins con le immagini di Obama stanno dilagando nel mondo. E’ l’OBAMO-MANIA, la parte forse meno nobile del fenomeno, ma forse anche la più genuina. OBAMA parla della responsabilità collettiva verso tutti, poveri, ricchi, Cristiani, Musulmani, Indù, atei, etc.., prima ancora dei diritti. Parola che, peraltro, nell’accezione americana sta per diritti civili, concetto che oggi ha raggiunto il suo massimo risultato. Basta con la tortura come strumento legittimo di difesa e chiusura di Guantanamo. A parte il folklore e qualche semplice riflessione, viene da chiedersi: che effetto avrà la nuova politica americana sull’Europa e sull’Italia in particolare? Lasciamo andare il Centro Sinistra, troppo concentrato a farsi del male da solo, per sfruttare questa storica occasione, e riflettiamo sulla politica del Centro Destra al Governo. Dal 2001, dopo l’11 settembre, la Destra italiana si è concentrata, nel tentativo di dare una forte identità ideologica alla sua principale creatura politica (Forza Italia) e ha trovato il suo “centro di gravità permanente” nell’Amministrazione Bush. I testi dei neo-conservatori americani diventano i punti riferimento e gli interpreti imperversano sui giornali e televisioni con interpretazioni spesso più realiste del Re.Vengono rispolverati i pensatori più conservatori della destra americana ed idolatrati gli economisti più radicalmente liberisti. In politica estera si preparano le crociate incentrate sullo scontro di civiltà con l’Islam e, sui problemi etici, ci si ispira al bigottismo di Bush, tanto da imbarazzare il Vaticano con concessioni su questo tema che, mai, si sarebbe aspettato. Tra i più furbi, il Ministro dell’Economia (se ne era accorto in anticipo. In realtà è l’unico caso di cui si è accorto…). Gli è sfuggita, invece, la crisi economica incipiente e la conversione ad U nei rapporti con l’Europa è frutto di questa furbizia. Tutte le religioni sullo stesso piano e con pari dignità , fermezza contro il terrorismo ma dialogo con l’Islam. Si potrebbe continuare a lungo, ma tutti oggi hanno letto od ascoltato il discorso di insediamento del 44° Presidente degli STATI UNITI D’AMERICA.
Simona Giovannozzi
www.pd.communitas2002.org
23 gennaio 2009
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