Martedì 3 febbraio 2009, Nuovo Teatro Nuovo di Napoli
Il drammaturgo porta in scena un omaggio al fratello scomparso, attraverso
una sorta di bizzarra, frammentata e personalissima elaborazione del lutto
Il Nuovo Teatro Nuovo di Napoli, nell'ambito del progetto Lengue of Ccà .
Vent'anni dopo, (intenso viaggio nell'universo poetico moscatiano,
attraverso tre spettacoli) ospiterà , martedì 3 febbraio 2009 alle ore 21.00
(in replica fino a domenica 8), Il sogno di Giruzziello, intensa e delicata
'creazione' di Enzo Moscato, di cui il drammaturgo cura il testo,
l'ideazione scenica e la regia.
Presentato dalla Compagnia Teatrale Enzo Moscato, lo spettacolo si avvale
della presenza, in scena, oltre allo stesso Enzo Moscato, di Valentina
Capone, Cristina Donadio, Gino Grossi, Carlo Guitto, Pasquale Migliore, Enzo
Moscato, Salvio Moscato, e la partecipazione di Francesco Moscato, Gianky
Moscato, Peppe Moscato, Fortunato Mugnano, Giuseppe Affinito jr.
La scena ed i costumi sono a cura di Tata Barbalato, le luci di Cesare
Accetta, la selezione musicale di Donamos.
Gita festosa, in memoria di un amico, al paese, misteriose, 'e' Chi T'ha
'Ntise' (letteralmente: Chi T'ha Sentito', ed è metafora, ovviamente, del
Teatro), è l'ideale sottotitolo di questo lavoro, che, tra l'onirico, il
tragico, il comico, il grottesco, situazioni sceniche e di scrittura,
magicamente sospese a quella ben nota dimensione, tipica di Moscato, fatta
al contempo di reale e immaginario, di concreto e di simbolico, intende
ricordare la figura, umana e artistica, di Gino Moscato, fratello e sodale,
prematuramente scomparso, in tanti spettacoli messi su per il passato dal
drammaturgo.
Enzo Moscato punto di riferimento e capofila della nuova drammaturgia
napoletana, unisce, nella sua drammaturgia, lingua e idioma di ieri e di
oggi, traendone un linguaggio audace, aggressivo ed universale.
Il suo teatro è fatto di poesia, che incide il tessuto partenopeo in tutte
le sue forme, dalle più semplici a quelle più complesse.
Le sue creazioni teatrali sono 'costruite' su un ardito, ma ben calibrato,
pastiche linguistico, in cui l'uso del linguaggio dialettale napoletano è un
fatto nativo, radicato, ma anche culturale. La lingua napoletana come base,
come denominatore comune, ed il gioco goliardico con termini inglesi, e per
lo più, francesi e tedeschi, si fondono con immensa naturalezza.
Il sogno di Giruzziello è una sorta, anche, di bizzarra, frammentata, nonchè
personalissima elaborazione del lutto. Il 'Sogno', a cui fa riferimento il
titolo (che parte proprio da un piccolo scritto autobiografico di Ciro), non
è messo in scena per rimuovere il dolore o mettere a tacere l'anima ferita
dall'Assenza, bensì, al contrario, per mantenere sempre vivo e costante, il
senso della vita, della gioia, la pienezza, l'umorismo, che
l'indimenticabile 'Giruzziello' seppe comunicare a tutti - pubblico e
compagni di teatro - per l'intenso, anche se brevissimo, tempo che gli fu
concesso di passare in questa vita terrena.
Il sogno di Giruzziello, di Enzo Moscato
Napoli, Nuovo Teatro Nuovo- dal 3 all'8 febbraio 2009
Info e prenotazioni al numero 0814976267 email
botteghino@nuovoteatronuovo.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) e ore 18.00 (domenica)