26.04.2009
Marinelli sul sistema scuola Lazio. Il responsabile per il Lazio dell'Italia dei diritti: "Italia lontana dagli standard europei". Roma, 22 aprile 2009 - "In Italia la scuola è il conosciuto carrozzone in grado di demotivare anche gli studenti più volenterosi". Con queste parole, Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell'Italia dei Diritti, ha commentato la diffusione degli allarmanti dati emersi durante il convegno sulla «nuova Istruzione Tecnica e Professionale» riguardanti il sistema scolastico del Lazio. Secondo le statistiche nella regione continua il trend negativo di iscrizioni alle scuole superiori, in particolare per gli istituti tecnici e professionali. Mentre il 20% degli studenti lascia la scuola prima di arrivare al diploma, gli iscritti alle scuole superiori nel 2008/09 sono 47.499, circa 10 mila in meno rispetto agli anni precedenti. "Il dato - ha continuato Marinelli - dimostra il disastro quasi epocale verso il quale sta andando il nostro Paese, se confrontato con il resto del mondo. I Paesi emergenti, infatti, hanno puntato tutto sull'istruzione, in quanto questa è in grado di determinare non solo la cultura di un popolo ma anche la sua civiltà . Con insegnanti sottopagati, programmi fuori dal tempo, aule decadenti e a rischio di crollo, si può dire che la scuola serva solo ad anticipare l'incontro pomeridiano dei ragazzi sul muretto. Forse per risolvere il problema bisognerebbe fare come per il sistema sanitario. Così come il malato può scegliere liberamente in quale struttura sanitaria essere assistito, allo stesso modo lo studente dovrebbe avere la possibilità di scegliere dove effettuare la propria formazione scolastica. Magari in Paesi come Spagna, Francia e Germania".
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