11.01.2010
Fatti di Rosarno Il comunicato della Cgil Calabria su Rosarno La CGIL condanna l'attentato in cui sono stati oggetto di aggressione gli immigrati di Rosarno, esprime la propria solidarietà alle vittime della violenza e ribadisce la necessità di ristabilire l'ordine pubblico per garantire un clima di civile convivenza tra la popolazione di Rosarno e gli immigrati. (...) Siamo di fronte ad una situazione esplosiva che rischia di degenerare ulteriormente. Le istituzioni, nelle varie articolazioni, in questi anni, nulla hanno fatto per prospettare soluzioni accettabili da tutti, anzi, hanno abbandonato a se stessi gli immigrati, ignorandone l'esistenza come se non affrontare il problema significasse disconoscerne la presenza. Tutto ciò ha avuto drammatiche conseguenze sia sulle condizioni di vita e di lavoro degli immigrati, sia nei confronti della civile convivenza con la popolazione di Rosarno. La Cgil ribadisce la gravità di quanto accaduto ed afferma la necessità di ripristinare, da subito, l''''ordine pubblico per la sicurezza e la tranquillità della popolazione e dei migranti. Occorrono atti improntati sul senso di responsabilità e di civiltà e certe dichiarazioni, come quelle del Ministro Maroni si traducono, nei fatti, in un avallo alla violenza contro gli extracomunitari: sono dichiarazioni che non favoriscono la tolleranza e la civile convivenza. Si tratta di una vera e propria emergenza umanitaria che coinvolge direttamente gli immigrati ma che investe anche la civile convivenza, la sicurezza e la tranquillità dell'intera popolazione di Rosarno. Occorre impegnarsi da subito coinvolgendo tutti quei soggetti che in questi anni hanno operato nel territorio come la Chiesa, le associazioni di base, Medici senza frontiere e i sindacati confederali per programmare un intervento che, da subito, affronti e prospetti soluzioni da presentare alle istituzioni locali. La CGIL esprime la richiesta di un tavolo per discutere ed affrontare complessivamente la situazione che si è venuta a creare. Un tavolo che veda la partecipazione attiva dei responsabili della Prefettura, del Comune, della Provincia,della Regione, delle associazioni rappresentative e delle associazioni sindacali per predisporre un piano di intervento immediato e per ricomporre la frattura che si è creata tra la popolazione residente e i migranti predisponendo interventi non solo di carattere politico ma anche umanitario e bloccare l'escalation di violenza che fa perno sulla xenofobia e sulle situazioni di degrado culturale, sociale ed economico
Sergio Genco Segretario Generale Cgil Calabria
fonte: http://www.rete28aprile.it
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