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POTREBBE ESSERE UN BUON ESEMPIO ANCHE PER I PARLAMENTARI NAZIONALI.
Un deputato al Parlamento siciliano, Salvo Raiti, della lista Di Pietro,
ha formalizzato una proposta di autoriduzione dello stipendio dei
parlamentari con le argomentazioni che troverete nella notizia che
riportiamo da un quotidiano. Ci auguriamo non solo che la sua proposta
venga accolta dal Parlamento siciliano, ma che sia elemento di esempio per
la Camera ed il Senato della Repubblica. E ciò non solo per il notevole
alleggerimento dei conti pubblici, ma anche per meglio legittimare l'opera
di coloro che periodicamente devono chiedere "sacrifici" ai cittadini,
anche ai meno abbienti, mentre LORO stanno dall'altra parte, notevolmente
più in alto di quella soglia di povertà che si dilata ogni giorno di più
andando a toccare fasce sempre più ampie di cittadini.
Giovanni Frazzica
- Raiti: riduciamoci lo stipendio all'Ars
PALERMO - Si può scommettere che la proposta non avrà molti proseliti. Ma
alla vigilia della difficile finanziaria siciliana, il deputato regionale
di Italia dei valori, Salvo Raiti, leader dei dipietristi siciliani, ha
proposto di inserire una norma taglia-stipendi. «Sarebbe forse opportuno -
afferma - che la nuova finanziaria prevedesse un alleggerimento in busta
per i parlamentari dell'Assemblea siciliana. Il momento economico
dell'Isola e della sua maggiore istituzione, la Regione, giustificano
ampiamente un provvedimento del genere, che non soltanto diverrebbe utile
per le casse regionali, ma sarebbe anche un atto esemplare». Un colpo di
forbici a buste paga d'oro, che da sempre rendono i 90 parlamentari
siciliani tra i più pagati nel contesto delle assemblee regionali. Raiti
pensa ad almeno un taglio del 10%.
(Gazzetta del Sud)