23.11.2005
COMUNE DI TREZZO SULL’ADDA - LA PROVINCIA DI MILANO
CONVEGNO PUBBLICO
UN’IDEA ALTRA DI CITTA’
CONFRONTO E PROPOSTE SUI TEMI DELL’ABITARE E DELLA CITTADINANZA DELLE COMUNITA’ ROM NELLA PROVINCIA DI MILANO: IL LABORATORIO DI CITTADINANZA ATTIVA DEL COMUNE DI TREZZO SULL’ADDA
SABATO 26 NOVEMBRE 2005 ALLE ORE 9.30
PRESSO IL CASTELLO DI TREZZO SULL’ADDA
Il comune di Trezzo sull’Adda, in coordinamento con la Provincia di Milano, organizza un convegno per avviare un percorso di lavoro orientato a divulgare una migliore conoscenza della cultura e della storia del popolo Rom attraverso il coinvolgimento attivo delle comunità Rom presenti sul territorio.
Tra gli obiettivi che il convegno si pone vi è l’individuazione di aree di criticità sollevate dalle comunità Rom e Sinte presenti a livello locale, con particolare riferimento all’accesso ai servizi e alla difficoltà di esercitare i propri diritti, sia nella lettura delle emergenze immediate, sia attraverso una prospettiva operativa di lungo periodo.
In questo senso il convegno intende leggere le criticità rilevate dalle comunità Rom e Sinte a livello locale, non tanto come problemi di gruppi etnici isolati e relativamente poco numerosi, quanto come la spia di una difficoltà generale ad agire i diritti di cittadinanza (salute, abitare, lavoro, istruzione e cultura, socialità ), che coinvolge tutti i cittadini.
A tale proposito risulta particolarmente significativo l’esempio di associazioni del privato sociale e di amministratori pubblici che, operando in ambiti locali o sovralocali, che si sono confrontati con queste tematiche e hanno sperimentato soluzioni concrete.
Sulla scorta di tali esperienze il convegno vuole essere un laboratorio propositivo in grado di costruire reti tra privato e pubblico, a livello locale e sovralocale, per la realizzazione di percorsi operativi finalizzati alla risoluzione delle criticità sopra rilevate, considerando sempre la peculiarità della dimensione locale, la complessità territoriale circostante, la collaborazione pubblico / privato e l’interazione con le comunità di riferimento come elementi positivi a partire dai quali costruire una società plurale.
Fonte: http://ecumenici.altervista.org/html/
mt
|