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Mesagne, sindaci cercasi
29.07.2006

SINDACI A “SOVRANITA’ LIMITATA”

Notizie di stampa, non ancora smentite, hanno anticipato che l’ex Difensore Civico Enzo Incalza dovrebbe guidare il centrodestra nelle elezioni comunali del 2007. Proprio un anno fa egli si dimetteva dal suo incarico, pur con stile e discrezione, lasciando chiaramente intendere di come si fosse trovato, durante la Giunta Sconosciuto, in una situazione di isolamento istituzionale e sterilità operativa tanto da non poter più corrispondere alle numerose richieste che gli venivano presentate dalla cittadinanza che pure aveva molto apprezzato quella sua generosa azione.

La mossa del centrodestra, così palesemente cinica e strumentale, di candidare l’ex Difensore Civico risulta però di fatto tempestiva e raggiunge lo scopo di gettare in un malcelato sconforto il centrosinistra ufficiale che si ritrova col proprio Sindaco che non vuole più saperne (tranne clamorosi ma poco sorprendenti ripensamenti) di rappresentarlo, con una bagarre interna - dagli esiti imprevedibili - alla ricerca del sostituto, con l’assenza  di un qualsivoglia segnale di rielaborazione politica su una crisi sempre negata per ostentare una forza che oramai rischia di traballare anche sul piano elettorale se è vero che per la prima volta in tanti anni la vittoria non è più scontata.

Ci sia consentita però una serena e pubblica manifestazione di dissenso in ordine alla scelta, semmai confermata, di Enzo Incalza, persona da noi stimatissima ma che in questo caso compirebbe, a nostro giudizio, una scelta sbagliata per tre ragioni: primo perché vanificherebbe, con chiunque si schieri, la faticosa costruzione della sua immagine di “arbitro istituzionale” e di “terzeità” che tanto lo ha contraddistinto e che tanto egli ha meritoriamente provveduto ad elevare in una fase in cui troppi provavano a trarre benefici per sé a scapito delle istituzioni; in conseguenza di questo - seconda ragione – è ora più difficile per lui affrancarsi dall’idea che anch’egli abbia utilizzato le Istituzioni per costruirsi una pur legittima carriera politica; infine, se venisse confermata questa scelta, egli guiderà uno schieramento a lui ben noto, quel centrodestra locale che ha dato in questi anni prova quotidiana, in molte sue componenti, di disistima delle istituzioni, di perseguire interessi personali o di bottega, di essere dilaniato dalle lotte intestine, di mostrarsi incapace di approfondire con lo studio e la proposta qualsivoglia aspetto amministrativo utilizzando tutte le energie per gettare discredito e calunnie avanzando proposte spesso demagogiche e irrealizzabili. Il nostro caro amico Enzo se dovesse scegliere di mettersi alla guida di questa coalizione si candiderebbe “a perdere” pure se vince.

Ma c’è un dato comune che attraversa i due schieramenti: la scelta di candidati-galantuomini, dalla faccia e dai comportamenti irreprensibili, fuori dalle ristrette schiere dei politici di professione, ben presentabili agli occhi della gente, utilissimi in campagna elettorale poiché attraggono su di essi l’attenzione finendo fatalmente per distrarla da questioni politiche sostanziali e più profonde rispetto al solo nome con cui una coalizione si presenta agli elettori, ma ancor più utili in caso di vittoria: uomini soli al comando di un vuoto che corrode le persone e la politica. Sono cose che Mario Sconosciuto ed Enzo Incalza conoscono benissimo. Il primo le ha comprese fino in fondo, e forse troppo tardi, il secondo, pur avendole assaporate, non sembrerebbe farsene problema.

Mesagne, 28 luglio 2006

Giancarlo CANUTO
Capogruppo A Sinistra – MESAGNE


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