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Brindisi. Rigassificatore: sospendere i lavori
7.01.2007

Dopo le recenti dichiarazioni del Ministro Bersani

RIGASSIFICATORE: SOSPENDERE I LAVORI
PER EVITARE IL TRIONFO DELL’ASSURDO

In una intervista sui problemi energetici e infrastrutturali del Paese pubblicata dall’Espresso, ad una domanda provocatoria che sottolineava un preteso successo del Ministro Pecoraro sul Ministro Bersani quest’ultimo ha risposto testualmente: «su Brindisi c’è una procedura dell’Unione Europea per infrazione. Di fronte a questo abbiamo riconvocato la Conferenza dei Servizi che di per sé non significa una sospensione dei lavori». L’affermazione del Ministro è tecnicamente esatta perché la semplice convocazione della Conferenza dei Servizi non comporta di per sé l’ordine della sospensione dei lavori, tanto è vero che le nostre associazioni hanno fortemente chiesto al Governo di disporre con urgenza tale sospensione ai sensi dell’art. 21 quater 2° comma della legge 241/90 il quale stabilisce che l’efficacia del provvedimento amministrativo può essere sospesa per gravi ragioni dall’organo che ha emanato l’atto. Aggiungiamo però che la sortita del Ministro è di sicuro politicamente inopportuna e suscettibile di strumentali utilizzi. E ciò perché può rivelare un possibilismo sulla prosecuzione dei lavori che risulterebbe platealmente contraddittorio con la scelta governativa di riconvocare la Conferenza dei Servizi per procedere ad una Valutazione di Impatto Ambientale. Un adempimento la cui mancanza nella procedura autorizzativa costituisce, come ha rilevato la Commissione Europea, grave violazione di legge insieme ad altre irregolarità tra le quali non è di poco conto la mancata consultazione delle popolazioni interessate.

Ribadiamo perciò la ferma convinzione che si debbano subito sospendere i lavori per evitare il trionfo dell’assurdo e cioè che venga consentita la prosecuzione di attività che non si sarebbero dovute intraprendere senza l’espletamento della procedura di VIA, una omissione di fondamentale importanza. È logico allora attendersi che alla decisione governativa di riaprire il procedimento facciano seguito i necessari atti amministrativi compreso quello rivolto a sospendere i lavori. L’atteggiamento della Brindisi LNG non è solo arrogante, ma è anche irrispettoso del Governo Italiano e della sue scelte che hanno finora tenuto nel giusto conto le volontà istituzionali e popolari, nei confronti delle quali il centrosinistra aveva a suo tempo preso precisi impegni.

La società inglese continua a non voler tenere nella dovuta considerazione la direttiva della Comunità Europea che dovrebbe essere tenuta nel massimo conto dai cittadini e dai Governi dei Paesi membri. Eludere o forzare la normativa europea è un attentato alla democrazia e ai valori fondanti dell’Unione Europea. La sbandierata arroganza della LNG e dei suoi sostenitori, dimostrata anche dalla prosecuzione dei lavori e dall’atteggiamento di sufficienza con la quale ha reagito alle decisioni ministeriali, fa supporre che c’è da quelle parti chi si sente protetto dall’alto e forte di importanti coperture. C’è insomma chi ritiene che la riapertura della Conferenza dei Servizi sia solo un intralcio, un provvisorio fastidio che in qualche modo verrà al più presto eliminato.

Per gli indicati motivi il nostro territorio chiede ancora una volta al Governo che dopo la decisione del 27 dicembre siano adottati i conseguenti provvedimenti tempestivi, puntuali ed inattaccabili e cioè tali da non offrire alla società inglese spunti per vanificare anni di lotta o per ritardare la soluzione dell’annoso problema. E’ un dovere infatti adoperarsi per pervenire al giusto riconoscimento dei diritti di una comunità che ha dato e dà tanto e che per questo ha già pagato molto sulla sua pelle. Non abbasseremo la guardia: le nostre associazioni vigileranno con estrema attenzione perché non prevalgano gli interessi di pochi a danno della collettività e porteremo avanti con rinnovata energia il nostro impegno per rendere a tutti più chiaro che il rispetto dell’ambiente non va visto come un impedimento allo sviluppo ma come un fattore essenziale dello stesso.

Brindisi, 6 gennaio 2007

 

Italia Nostra, Legambiente, WWF, Coldiretti-TerraNostra, Fondazione “Dott. Antonio Di Giulio”, Fondazione “Prof. Franco Rubino”, A.I.C.S., ARCI, Forum ambiente salute e sviluppo, Medicina Democratica, Comitato per la Tutela dell’Ambiente e della Salute del Cittadino Comitato cittadino “Mo’ Basta!”, Comitato Brindisi Porta d’Oriente.

 



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