Giovedì 25 gennaio 2007, Teatro Elicantropo di Napoli
Grido d’amore, Edith Piaf di Ennio Speranza
La storica compagnia Le Nuvole Teatro di Roma debutta a Napoli con un omaggio alla virtù poetica di una delle interpreti più straordinarie di tutti i tempi
Riprende, dopo aver ospitato gli spettacoli della seconda edizione di Presente>Indicativo, la programmazione della stagione teatrale 2006/2007 del Teatro Elicantropo di Napoli, ospitando, da giovedì 25 gennaio 2007 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 28), la Compagnia Le Nuvole Teatro di Roma con lo spettacolo Grido d’amore, Edith Piaf di Ennio Speranza, per la regia di Gianni De Feo.
La grande cantante parigina è al centro di questo lavoro che, con la presenza e la voce di Gianni De Feo (nella foto), vuole avvicinarsi (e far avvicinare) alla virtù poetica dell’artista francese, esaltandone la voglia di vita, le passioni, l’arte.
Dipanandosi tra ricordi e fantasia, tra racconti leggendari e appassionati assoli, la scrittura tiene il ritmo, tessendo accurati intrecci con la musica dal vivo di chitarra, violino e fisarmonica che, a loro volta, creano l’incanto.
Una scena notturna, un luogo quieto, calmo, apparentemente deserto. Un personaggio vi entra di soppiatto. Ha un mazzo di fiori in mano. Si dirige verso un punto che non conosce, ma che sa dov'è.
Un improbabile viaggiatore, un passante, forse un vagabondo, racconta storie, racconta di destini incrociati e ascolti lontani. Rivive antiche passioni, magari non sue.
Ad accompagnarlo vi è una piccola orchestrina di strada: una fisarmonica, Cristiano Lui (curatore anche degli arrangiamenti musicali), un violino, Flavia Di Tomasso, una chitarra, Stefano Ciotola, ed alcune delle canzoni che resero celebre Edith Gassion, meglio conosciuta come Edith Piaf.
Una donna che ha riversato nella voce la febbre di una vita difficile, spezzata da alti e bassi, colma di generosità , di allegria, di disperazione, di egocentrismo.
Una donna che ha avuto incontri, scontri, che è stata ispirata e che ha ispirato. Una donna legata a passioni brevissime e ad amicizie di una vita, come quella con Jean Cocteau, che scrisse per lei il monologo Le bel indifférent e che non l’abbandonò mai, sino al punto di morire nello stesso giorno.
Grido d'Amore, Edith Piaf non è il racconto di una vita, ma il semplice omaggio a chi la vita l'ha trasfigurata, riuscendo ad essere veramente se stessa solo su un palcoscenico.
Il sogno di potersi confessare con il fantasma di una delle cantanti più straordinarie di tutti i tempi, la stessa donna che ha riversato nella voce la tutta la sua vita, costellata di incontri, scontri, ma ricca di passioni.
Grido d’amore, Edith Piaf, di Ennio Speranza
Napoli, Teatro Elicantropo (Vico Gerolomini, 3) – dal 25 al 28 gennaio 2007
Info e prenotazioni al numero 081296640 email teatroelicantropo@iol.it
Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) e ore 18.30 (domenica