25.03.2007
DISSENSO E VECCHI MERLETTI: Il PIZZO SAN GALLO Di LILLIPUT (di Daniela Degan)
________________________________________________________________
“(…) Il ritorno a principi chiari, morali, allo Stato di diritto, alla fiducia reciproca, non è un atto illegale, ma, al contrario, il ripristino della legalità … C’è un limite estremo nel quale ogni legalità esteriore diventa ipocrita e immorale. E’ quando essa fa da maschera alla viltà , e non osa prendere posizione contro una manifesta violazione del diritto. Uno stato che soffoca ogni libera espressione del pensiero, e commina le pene più tremende per qualsiasi critica, moralmente giustificata, per ogni proposta di miglioramento, bollandole come preparazione all’alto tradimento, infrange un diritto non scritto, che è sempre stato vivo nel sano sentimento popolare, e che deve rimanere vivo”. (prof. Kurt Huber, traccia per l’apologia davanti al tribunale del popolo – aprile 1943 cfr: Noi non taceremo – Le parole della Rosa Bianca)
Un gruppo di donne e uomini hanno deciso di non sottostare alla politica degli annunci quando non viene seguita da fatti concreti e di conseguenza hanno pensato di agire il dissenso: di questi tempi merce rara!!!!
Una rete di relazioni e di passioni condivise si è così preparata per un’altra maratona, in “direzione ostinata e contraria” … perché non è possibile che possa passare sotto silenzio l’ennesima violazione del Regolamento degli sponsor etici ad opera dello stesso Comune di Roma che lo aveva approvato nel novembre del 2004.
Il giorno prima dell’evento sportivo “unico, veloce, che percorre la storia”, graziose e tenaci mani femminili hanno creato, elaborato e infine prodotto due striscioni. Sono le ragazze del nodo di Roma, Napoli e Milano che quasi per combinazione o forse per giocoso caso, si sono ritrovate insieme in modo conviviale ed amicale. Un incontro gradito, fatto di abbracci, di manifestazione di affetto e scambio reciproco di pensieri privati, politici e di metodologia condivisa: tessere la tela della pace e della nonviolenza e di una economia di giustizia fa bene all’anima!
Due scritte, due striscioni per una ipotetica maggiore opportunità di riuscita dell’azione diretta programmata:
“Il comune corre con sponsor non etici”: la sua manifattura è pregiata: pizzo san gallo.
“Tutti altETICI tranne gli sponsor”, più rudimentale ma chiaro e ironico, creativo e assolutamente leggibile. Questo secondo si rivelerà quello decisivo alla riuscita dell’azione diretta nonviolenta organizzata per il giorno dopo.
“Un refolo di contestazione”, tra le curiosità della Maratona, scrive il Corriere della Sera, che viene fermato per accertamenti dalla Polizia di Stato, prima ancora di mettere in atto la contestazione. Lo striscione di pizzo san gallo, viene messo nella volante e alcuni rappresentanti del nodo di Roma, di Napoli della Rete lilliput e di altre realtà dell’economia alternativa vengono fermati per l’identificazione in Questura … queste le disposizioni dall’alto, nelle situazioni del caso, quando c’è un raduno così importante, a tutela e salvaguardia della sicurezza e della incolumità di tutti.
Ma l’altro striscione con piedi veloci si allontana ….. un altro gruppo tenta in un altro luogo ….. di mettere in mostra il dissenso. L’azione riesce, dalla parte opposta dei fori imperiali, davanti i Vip e del Sindaco campeggia la scritta “TUTTI atlETICI TRANNE GLI SPONSOR” .
E’ legittimo l’uso della parola per sottolineare che un ente locale dopo i grandi proclami, mantenga i patti che si è voluto dare grazie alla spinta dei cittadini e della società civile? E’ doveroso annunciare che il patto è stato disatteso in diverse circostanze, solo per mera convenienza economica, senza curarsi più del rispetto dei diritti umani, dei lavoratori e dei danni arrecati all’ambiente? … una maratona contro le discrinimazioni ….. quale ipocrisia fa muovere questi meccanismi?
Può tremare il corpo per un attimo, mentre si entra nell’auto della polizia perché il pensiero ritorna ad altre visioni e ferite non rimarginate …. Dove sono gli spazi per i sogni … cadrà un giorno la divinità degli sponsor e dei loghi?
Colpevoli di rovinare la festa popolare voluta dal nuovo dominatore di un perduto impero, inseguiamo un sogno … intorno è tempesta, tutto intorno … e le persone inconsapevoli non vedono la tempesta in lontananza, che avanza … Per disobbedire si corre nella direzione opposta senza possibilità di comunicare, perché viene impedito. …. i campi sono cosparsi di cenere infeconda e non se ne avvedono …. Solo le parole di dissenso e di denuncia possono risvegliare il “sonno del divano” dei più …
Quel pizzo sangallo, bianco che fa tenerezza … è tornato poi nelle mani della “signora di Lilliput”, dopo essere stati presi a balia per quasi tre ore dalle forze dell’ordine perché non esiste più luogo dove mostrare la parola del dissenso … e le lettere incriminate, vengono staccate con cura, prima della riconsegna ….
Siamo lillipuziani …. come nella favola abbiamo messo in scena la caparbia necessità di risveglio verso chi si sente un gigante, il Comune di Roma !!!
|