PRODI COME ZAPATERO. UN ARGOMENTO DI CAMPAGNA ELETTORALE DI CUI SI
PARLERA' A LUNGO.
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Il quotidiano della Santa Sede: "Cerca voti lacerando la famiglia"
Attacco all'apertura di Prodi sulle copie di fatto.
DAL QUOTIDIANO LA REPUBBLICA
"Alla ricerca di voti lacerando la famiglia". E' duro il commento
dell'Osservatore Romano alle dichiarazioni del leader dell'Unione Romano
Prodi sulle coppie di fatto.
Il leader dell'Unione, infatti, nei giorni scorsi aveva lanciato la
proposta che i diritti delle coppie di fatto, comprese quelle omosessuali,
vengano riconosciuti tramite patti. Come già avviene in Francia. "Una
dichiarazione - scrive il quotidiano del Vaticano - che chiama
direttamente in causa nella competizione politica la famiglia, la realtÃ
naturale alla quale sono naturalmente inclini l'uomo e la donna. Una
realtà fondata, come la stessa Costituzione italiana ammonisce, sul
matrimonio. Un tentativo, dunque, di relativizzare e ideologizzare la
realtà della famiglia. Una lacerazione inaccettabile". Uno strappo basato,
insiste il giornale dei vescovi, "su una campagna elettorale orientata al
procacciamento di tutti i voti rastrellabili sul territorio". Ma le parole
di Prodi lacerano anche il centrosinistra. "Se Prodi diventa Zapatero, mi
dispiace, ma non è più il mio leader e potrei rompere l'accordo" attacca
Clemente Mastella. E il verde Alfonso Pecoraro Scanio minimizza il
dissenso: "Mastella non vuole i patti di convivenza, noi e la gran parte
del polo di centrosinistra li vogliamo. Mastella si digerirà i patti,
ognuno ingoia qualche rospo".
Nel coro di critiche del centrodestra che parona Prodi a zapatero, spicca,
in controtendenza, la voce solitaria del segretario della Dc, Gianfranco
Rotondi: "'E' sciocco sparare su Prodi a proposito delle coppie di fatto:
un conto è la difesa della famiglia, che è solo quella formata dalla mamma
e dal papà e dai loro bimbi; altra cosa sono i diritti delle persone
conviventi, e mi pare che Prodi abbia ben chiara la distinzione fra i due
piani".
Infine per l'Arcigay, paragonare il leader dell'Unione al premier spagnolo
è assolutamente sbagliato: "Zapatero non è certo l'esempio a cui
paragonare chi appoggia una legge sulle unioni civili, diversa e distinta
dal matrimonio. Questa è precisamente la posizione del Partito popolare di
Aznar" dice il presidente dell'associazione Sergio Lo Giudice.
(12 settembre 2005)