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la destra tenta il colpaccio |
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13.09.2005
Il centrodestra trova una intesa: aboliti i collegi uninominali proporzionale con premio di maggioranza e sbarramento al 4%
Legge elettorale, accordo nella Cdl Unione insorge: "Blocchiamo le Camere" -
"Una proposta-truffa, pronti all'ostruzionismo ad oltranza"
E' scontro al calor bianco sulla legge elettorale. La Casa delle
libertà ha trovato l'accordo su un testo "tecnico" per la riforma in
senso proporzionale. E l'opposizione, immediatamente, annuncia
battaglia. Fino al punto di bloccare - con lo strumento della mancanza
del numero legale - i lavori del Parlamento.
L'emendamento di
maggioranza al testo Bruno - che sarà presentato entro le 18 in
commissione Affari costituzionali alla Camera - prevede la scomparsa
dei collegi uninominali, l'elezione su base circoscrizionale con il
riparto proporzionale dei seggi (50 per cento con le preferenze e 50
per cento con liste bloccate), un premio di maggioranza e lo
sbarramento al 4 per cento.
Dall'Unione, che da tempo ribadisce che
non si possono cambiare le regole del gioco prima delle elezioni e
senza un accordo bipartisan, la reazione è immediata. Spiega Luciano
Violante, presidente dei deputati Ds: "La proposta della Cdl è nella
tradizione delle leggi-truffa, gli italiani non potranno più scegliere
ed eleggere direttamente il governo ma dovranno delegare i
parlamentari. Un ritorno all'indietro inaccettabile.
"Vorrei
ricordare alla maggioranza - aggiunge Violante - che nella passata
legislatura, quando l'allora ministro Maccanico propose una riforma
della legge elettorale a pochi mesi dalla scadenza della legislatura,
La Loggia si alzò in piedi e disse che era inaccettabile cambiare le
regole alla fine. Noi ne prendemmo atto e mi auguro che ora la Cdl
faccia lo stesso, altrimenti - conclude - continueremo a fare come
oggi, facendo mancare a oltranza il numero legale di qui fino alla fine
della legislatura".
*****
Legge elettorale, blitz della Cdl. L'Unione blocca il Parlamento
Accordo “tecnico”, per ora, ma è il primo passo verso un blitz che cambierebbe le regole del gioco a pochi mesi dal voto. Il tavolo della Cdl annuncia l’intesa sulla riforma elettorale proporzionale pretesa dall’Udc. Un sistema basato sulle circoscrizioni con l' eliminazione, quindi, dei collegi elettorali. La soglia di sbarramento resterebbe ferma al 4%, con un premio di maggioranza per la coalizione vincente. I seggi verrebbero distribuiti per metà col meccanismo delle preferenze e per metà con liste bloccate.
Ma si può modificare il sistema di voto alla vigilia della campagna elettorale? Mentre si riunisce il vertice dell’Unione i Ds parlano senza mezzi termini di «una truffa irricevibile». E Prodi attacca: «Cambiare la legge elettorale a poco più di 6 mesi dal voto è una cosa indegna. Sono proposte assolutamente irricevibili e veramente fanno pensare sulla necessità di riflettere di più sullo spirito democratico».
In Parlamento il centrosinistra ha già cominciato a fare ostruzionismo ad oltranza, a cominciare dalla proposta sull’inappellabilità delle sentenze ora in aula alla Camera. A Montecitorio è già mancato due volte il numero legale. «Ci è arrivato l'ordine - spiega un deputato - di cominciare la battaglia contro ogni provvedimento. Faremo ostruzionismo intervenendo tutti il più possibile già su questo provvedimento dell'inappellabilità delle sentenze. Per quanto lo consentiranno i tempi contingentati...».
da www.unita.it
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