IL PROGETTO
Il documentario ripercorrerà una parte delle vicende umane e artistiche del regista teatrale bolognese Luciano Leonesi: è il racconto di un testimone, uno dei protagonisti di quel movimento teatrale bolognese che nel 1950 venne denominato "Teatro di Massa", paragonato al neorealismo cinematografico, e che nell'arco di tre anni venne sacrificato agli interessi della politica; un evento in cui vennero tenute a battesimo persone che diventarono Pontecorvo, Montaldo, Orsini, Taviani... Dopo essersi formato in questo clima, Luciano Leonesi ha poi continuato la sua attività teatrale costruendo circuiti alternativi (piazze, mercati, cortili, Case del Popolo) con il "Gruppo Teatrale Viaggiante".
"Quando con Franca decidemmo di buttarci ad organizzare un circuito alternativo a quello tradizionale (che allora si chiamava tout-court: borghese) ci scatenammo a fare la nostra brava inchiesta. Soprattutto volevamo scoprire quelle forme di teatro autonomo che già esistevano dentro le pieghe del movimento di sinistra. La più importante scoperta fu senz'altro il "Sanleonardo" a Bologna diretto da Leonesi. Con lui c'era un gruppo di ragazzi entusiasti e tosti. Franca ed io ci facemmo raccontare delle loro esperienze, delle difficoltà e delle soddisfazioni. Raccontavano con un gran senso del grottesco e con un piglio satirico spesso autolesionista. Insomma, nessuna retorica, nessuno sventolio di bandiere rosse. Infatti, loro, non andavano incontro al proletariato, loro erano il proletariato."
Dario Fo (dalla prefazione a "Calorosi gli applausi da domani si replica" di Luciano Leonesi, Vangelista ed.)
La collaborazione che chiediamo riguarda la chiave visivo-narrativa del nostro progetto legata all'analisi e alla ricostruzione del contesto storico. Stiamo vagliando interi archivi, cineteche, mediateche, per una ricerca che si sviluppa in due direzioni:
I protagonisti:
"Tre furono le caratteristiche principali del Teatro di Massa: 1) i suoi soggetti erano tratti dalla storia e dalla vita delle classi popolari; 2) gli interpreti erano coloro stessi che nella vita erano o erano stati protagonisti delle vicende rappresentate sulla scena: cioè operai, braccianti, mondine, partigiani, che salivano sul palcoscenico per dar vita, in gruppi di centinaia, a vere e proprie scene di massa; 3) Il Teatro di Massa si avvaleva di nuove tecniche, estranee cioè al teatro tradizionale: le proiezioni sui trasparenti, la tecnica cinematografica del montaggio, la presenza di uno speaker e di cori cantati e parlati."
Marcello Sartarelli (regista teatrale romano, ispiratore del Teatro di Massa)
I fatti:
La Bologna degli anni cinquanta (luogo ed epoca dei fatti), spettacoli del Teatro di Massa in regione e in altre città , la Liberazione e il primo dopoguerra (vedi motivazione fotografie).
L'archivio di Luciano Leonesi comprende molto del materiale disponibile sul teatro di massa: recensioni, articoli, lettere dei protagonisti, interviste; per quanto insomma ben fornito, abbiamo però dovuto constatare la scarsità di due tipologie di documenti per noi fondamentali: fotografie e filmati.
Circa tre anni fa, dunque, ci siamo messi al lavoro.
Fotografie e immagini, allora: non necessariamente legate al raggio d'azione di Leonesi o a quello, più ampio, di Sartarelli, ma facenti parte del fenomeno in tutte le sue incarnazioni, stante le sue radici. In area emiliana qualcosa è venuto alla luce; nelle altre aree di ricerca, poco o nulla.
Per i filmati, poi, la questione è ancor più labirintica: l'unica notizia certa è di un documentario girato nel 1951 da Gillo Pontecorvo (si provava "Il grano cresce sulla palude"). Eppure - ma qui siamo nel campo delle ipotesi di lavoro - reperti filmati potrebbero essere stati realizzati in particolari occasioni: a Firenze, piazzale delle Cascine, nel 1953; a Genova, piazza della Libertà , 1954; e ad Agliana, a Reggio Emilia, a Roma...
Indispensabile, a questo punto, sottolineare che la nostra attenzione è rivolta anche alle condizioni di utilizzo del materiale eventualmente presente nelle vostre teche; va da sé che anche soltanto un vostro consiglio per una ricerca più mirata sarebbe per noi motivo di riflessione e di grande soddisfazione.
Fiduciosi nella disponibilità di chi, come voi, segue con grande sensibilità le proposte di un panorama giovane, vi ringraziamo della cortese attenzione e vi salutiamo cordialmente in attesa di un vostro cortese riscontro.
Il nostro più cordiale saluto.
per Ulisse Transmedia
Daniela Mutinelli
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