10.07.2003
Ogni sindaco italiano invii una lettera di scusa al cancelliere tedesco Schroeder e lo inviti nel suo Comune. È la sollecitazione che viene dal coordinatore dell’esecutivo della Margherita Dario Franceschini davanti alla "incapacità di questo governo che si manifesta ormai quotidianamente in modo drammatico a spese del Paese".
"Qualsiasi altro governo italiano od europeo, di destra o sinistra - osserva Franceschini - avrebbe cacciato immediatamente un suo sottosegretario, con delega al turismo, che anziché coltivare buone relazioni con paesi amici e tutelare gli interessi degli operatori turistici, offende un popolo e crea danni economici enormi ad un pezzo determinante della nostra economia".
"E ora Berlusconi, il presidente-imprenditore, non solo non interviene - sottolinea - ma di fronte alla conferma della rinuncia del cancelliere Schroeder alle vacanze in Italia si limita cinicamente a dire ‘mi dispiace per lui’".
"È indispensabile che in queste ore - afferma Franceschini - si capisca all’estero che l’Italia intera non condivide le offese del sottosegretario Stefani e la freddezza di Berlusconi".
"Per questo - conclude - credo sarebbe bello se ogni sindaco italiano scrivesse una lettera di scuse e di invito nel proprio comune al cancelliere Schroeder. La voce collettiva diverrebbe così forte da mostrare al mondo l’Italia vera: aperta, civile e ospitale".
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