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Rutelli: determinati al 100%, credo nella lista unitaria |
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2.08.2003
“Noi siamo determinati al 100% a portare avanti la proposta di Prodi, ma il risultato è affidato ad un processo politico e non dipende solo da noi”, anche “se non possiamo farci bloccare dai veti”: Francesco Rutelli risponde così a chi gli chiede se dopo gli incontri con i partiti dell’Ulivo (ultimo quello di oggi con i Ds) sia più ottimista sulla possibilità di realizzare una lista unica alle europee. Alla domanda se sia possibile una lista unitaria solo con chi ci sta, malgrado i Ds abbiano detto di voler lavorare per una lista di tutto l’Ulivo, il presidente della Margherita risponde: “Confido che su questa linea si possa arrivare senza rinunciare a fare altri tentativi con gli altri partiti”. D’altronde, aggiunge, “così come non è in ballo la nascita di un partito unico, così non c’è l’obbligo di essere tutti in una lista unitaria”. “Noi - aggiunge Rutelli - crediamo molto a questa proposta lanciata da Prodi. Ci lavoreremo perché pensiamo che vada incontro alle attese della maggior parte degli elettori del centrosinistra. Una grande lista, la più larga possibile per vincere le elezioni europee e per portare i contenuti nostri, cioè di chi all’Europa ci crede davvero nell’interesse dell’Italia”. “Alle politiche - osserva Rutelli - c’è obbligo di andare tutti insieme. Alle europee si può partire dai contenuti: spero che andremo tutti insieme ma non deve essere per forza così, non è indispensabile”. E quale sarà la collocazione europea di una lista unitaria? “Sarà la conseguenza delle decisioni che prenderemo”. Rutelli riferisce dunque l’andamento dei colloqui avuti in questi giorni con gli alleati: “Nessuno, anche tra coloro che già avevano deciso di presentare una propria lista alle europee, ha negato la qualità della proposta di Prodi. Abbiamo riscontrato una volontà comune sulla necessità di convergere in Europa in un polo riformista democratico. E assumere una posizione comune dell’Ulivo sulle modifiche alla legge elettorale europea derivanti dalla riduzione del numero di deputati, per via dell’allargamento ad altri paesi. È dunque un processo molto importante, destinato a continuare”. “Io - ripete Rutelli - alla proposta Prodi ci credo. La porterò avanti nel mio partito e nella coalizione sapendo che occorre un dibattito serio. Ma da quando Prodi ha lanciato la sua proposta il contesto è cambiato. È chiaro che quella proposta comporta risposte e cambiamenti di prospettive quando sembrava ineluttabile che tutti andassero separati alle europee. E poi siccome una proposta del genere l’ha indicata colui che ci guiderà nella battaglia contro il centrodestra, abbiamo un preciso dovere di percorrere questa strada. I tempi non sono lunghi, ma è iniziato qualcosa di nuovo”. Interpellato sulla posizione dei Ds, Rutelli risponde: “Le interviste di Fassino e D’Alema erano già aperte a vari scenari. È nostro compito lavorarci. E a partire da settembre il confronto si sposterà anche sui contenuti”. Dario Franceschini, coordinatore dell’esecutivo della Margherita, aggiunge: “Un passaggio di questo tipo va affrontato con coraggio e capacità di mettersi in discussione. Comprendiamo che altre forze politiche hanno più problemi di noi, ma il nostro spirito è positivo e determinato”.
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