20.06.2008
Proteggiamo i rifugiati .Da Caritas Italiana un nuovo appello, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato Aumentano guerre e conflitti e cresce il numero di persone in fuga. In tutto il pianeta sono 67 milioni e tra queste ben 16 milioni sono rifugiati che scappano da regimi oppressivi o da governi che non vogliono o non possono proteggerli.
Il 20 giugno è la Giornata Mondiale del Rifugiato e la Caritas Italiana vuole celebrarla ricordando ancora una che volta che i rifugiati sono uomini, donne, bambini e famiglie che fuggono da vere e proprie persecuzioni.
In Italia attualmente sono circa 27.000 e tra coloro che sbarcano sulle nostre coste 1/5 è destinatario di una qualche forma di protezione.
In un momento nel quale l’attenzione dell’opinione pubblica è costantemente sollecitata dal tema della sicurezza non dobbiamo dimenticare – e la cronaca recente purtroppo lo conferma - che in mare galleggiano i corpi di molti uomini che hanno pagato con la vita la fuga dall’insicurezza.
L’Italia - dove manca tuttora una legge organica sull’asilo - ha recepito, con l'emanazione di un decreto legislativo a marzo 2008, una importante direttiva dell’Unione Europea colmando così alcune gravi lacune nella sua legislazione.
Caritas Italiana rinnova pertanto al Governo la richiesta già avanzata insieme agli altri enti e associazioni del Tavolo Asilo, cioè di non procedere a modifiche del D.lgs 25/08, la cui efficacia non è stata ancora sperimentata, provvedendo invece a dare tempestiva emanazione del regolamento di attuazione di tale decreto.
Tutto questo nell’ottica di tutelare soprattutto i rifugiati, chiedendo che siano garantiti i loro diritti fondamentali ed evitando ogni forma di strumentalizzazione o ancor peggio di discriminazione.
Un pensiero particolare va ai giovani rifugiati che - come ha voluto ricordare Papa Benedetto XVI nel suo Messaggio per la XVI per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato - sono " bambini e adolescenti che hanno avuto come unica esperienza di vita i «campi" di permanenza obbligatori, dove si trovano segregati, lontani dai centri abitati e senza possibilità di frequentare normalmente la scuola. Come possono guardare con fiducia al loro futuro?".
A queste persone in cerca di speranza per sé e per la propria famiglia ogni giorno migliaia di operatori Caritas in tutto il mondo cercano di dare sollievo e restituire fiducia.
Proteggere i rifugiati è un dovere, perché per i rifugiati essere protetti è un diritto.
Roma, 19 giugno 2008
Fonte: caritas
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