21.02.2010
COLTIVARE SPERANZA di Carla Galetto “Al peggio non c’è mai fine...”, queste le parole che sento spesso ripetere da chi, come me, ascolta o legge notizie riportate da fonti che osano discostarsi dal pensiero unico del “sultano”. “La scuola fallita” (Presa Diretta del 14/2/10 su Raitre): quella pubblica, ovviamente! Personale e risorse economiche (edifici e gestione) che subiscono sempre e solo tagli per far quadrare i bilanci... Precariato e perdenti posto, emigrazione al nord per poter lavorare per brevi periodi di insegnamento e poi cambiare città o regione... Edifici fatiscenti e pericolosi... Abolizione del tempo pieno per passare al “maestro unico”, che diventi il punto importante di riferimento, e poi vedere che mia nipotina in 1ª elementare ha ben 6 insegnanti!... Quella privata o parificata, invece, continua a ricevere fondi pubblici e si presenta come luogo d’elite con laboratori e strumenti tecnologici avanzati... per non parlare poi degli insegnanti di religione, le cui cattedre sono state tutte quante riconfermate (e benedette!). Scandali degli appalti per il G8 alla Maddalena, con tangenti e giro di capitali rubati allo Stato, cioè a tutti e tutte noi... Schiaffo dato ai terremotati di L’Aquila e dintorni da parte di chi avrebbe invece dovuto farsi carico di aiutare a ricostruire, di sostenere e incoraggiare chi aveva subito un simile disastro... Respingimenti, repressione, razzismo e xenofobia: “quando mi servi ti spremo ben bene e poi ti butto via”... con i Cie (Centri di identificazione ed espulsione), lager dove donne e uomini, costretti a emigrare dal proprio Paese per sfuggire alla fame, alle guerre o a persecuzioni politiche, vengono detenuti e privati dei diritti umani fondamentali e dove le donne sono anche sottoposte a continui ricatti sessuali... Palestinesi cacciati/e dalle loro terre, che assistono impotenti alla distruzione delle loro case e allo sradicamento dei loro ulivi (e con essi della loro stessa vita) da parte dei loro “fratelli” israeliani... Crisi economica causata dal capitalismo (dominio del possesso e del potere di pochi su molti) e dalla finanza, pagata ovviamente dai più deboli e più poveri... Frane e dissesto idrogeologico, dovuto a un’economia di rapina che distoglie le risorse necessarie dalla tutela dei beni comuni per l’arricchimento dei soliti noti, con le cosiddette “grandi opere”... Farsa del Vertice di Copenaghen... “Gli inquinatori del mondo si sono ritrovati a Copenaghen per impedire qualsiasi accordo vincolante alla riduzione di emissioni nocive. Ora i cittadini del mondo devono unirsi per costringere governi e multinazionali a obbedire alle leggi della Terra” (Vandana Shiva)... Come vorrei che sull’altro piatto della bilancia mettessimo ogni giorno, sempre di più, gesti e pratiche di accoglienza, solidarietà , compassione, condivisione, convivialità delle differenze, percorsi di libertà ... e che questi diventassero visibili, contagiosi, attraenti, per non perdere la speranza che il Regno, di cui ci ha parlato Gesù, non è un’utopia o un miraggio, ma è possibile e realizzabile, qui e ora. Ma dipende da ciascuno e ciascuna di noi, nel concreto delle nostre piccole e fragili esistenze. Togliamo i crocifissi dai luoghi pubblici e mettiamoci un po’ più di responsabilità e di giustizia!
Carla Galetto CdB di Pinerolo
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