LA CAMPAGNA DA SOSTENERE Da Vigata un fischio contro la fame nel mondo. Camilleri firma la petizione Fao '1billionhungry' L'autore siciliano che ha creato la saga culto del commissario Montalbano sostiene l'iniziativa per chiedere ai governi di tutto il mondo di fare dell'emergenza alimentazione una priorità . Si aggiunge a personalità come Lula, Isabel Allende, Carl Lewis e Jeremy Irons- di Alessia Manfredi
ROMA - L'ultimo "fischio d'autore" contro la fame nel mondo arriva da Vigata: anche Andrea Camilleri aderisce all'appello della Fao 1 contro la fame del mondo. Il creatore del commissario Montalbano, autore di culto di bestseller che hanno venduto milioni di copie, tradotti in tutto il mondo, si unisce alla campagna dell'agenzia Onu per l'alimentazione 1billionhungry 2. Alza la voce, perché anche lui è arrabbiato da morire (I'm mad as hell! è il grido della campagna Fao) per quel miliardo di persone che ogni giorno non hanno cibo. Imbocca il fischietto giallo simbolo dell'iniziativa - che ha fatto il giro di social network e web - per farsi sentire e chiede, insieme a migliaia di altre persone, che la lotta alla fame nel mondo sia prioritaria per i governi e che si trovino maggiori risorse per combatterla.
"Mi ha colpito la rabbia espressa dalla campagna, l'indignazione sul fatto che circa un miliardo di persone soffrono la fame", racconta a Repubblica.it, spiegando il perché della sua mobilitazione in prima persona. "E' molto bella e giusta l'idea di far rumore fischiando il simbolo della campagna, il fischietto giallo, e firmare la petizione per mettere pressione sui nostri governi", aggiunge.
Camilleri è in buona compagnia. All'iniziativa hanno già dato il loro sostegno il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, la scrittrice cilena Isabel Allende, l'attore Jeremy Irons, l'ex atleta Carl Lewis, oltre a diverse altre personalità della cultura e del mondo politico, star dello sport e della musica. Un atto dovuto, secondo lo scrittore siciliano da anni trapiantato a Roma, per chi ha un forte seguito, dare il proprio contributo come esempio di senso civico. "Quando è possibile", spiega, "cerco di usare la mia 'popolarità ' trasmettendo messaggi che reputo giusti, in questo caso prioritari". E' quasi proverbiale la sua ironia, eppure Camilleri - che nelle prossime settimane sarà al festival del cinema di Roma dove incontrerà un pubblico di ragazzi in occasione della proiezione del film La scomparsa di Patò, tratto da un suo romanzo - su questo tema ha poca voglia di scherzare. "Questa campagna sta cercando di attirare l'attenzione di noi tutti su un tema assai trascurato", dice, "perché la fame non fa notizia. E trovo personalmente giusto, per quello che mi consente la mia età avanzata, di aderire a campagne che mettano l'essere umano al primo posto". Lanciata a maggio, con immagini forti, iniziative internazionali, raduni in luoghi simbolici come la Tour Eiffel a Parigi, e cartelloni shock - uno a caratteri cubitali campeggia sulla facciata del palazzo della Fao a Roma - la campagna ha raggiunto quasi un milione di firme e il 29 novembre verrà presentata ai governi in occasione della riunione del Consiglio della Fao. E' ora che occorre, quindi, alzare di più la voce: "Bisogna fare pressioni sui governi", insiste Camilleri, "perché venga posto in prima linea l'impegno di sradicare la fame, non dimezzarla, per creare un mondo moderno ed equo dove nessun essere umano debba soffrire per mancanza di cibo. Questa", conclude, "é modernità ".
www.mondonuovonews.com