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Forum :: Controcritiche Cinematografiche :: Libera il pensiero :: I film: Big fish ,Il pianeta delle scimmie ,Il mistero di Sleepy Hollow |
Autore |
I film: Big fish ,Il pianeta delle scimmie ,Il mistero di Sleepy Hollow |
Redazione1 |
8.02.2004 12:07
I film: Big fish ,Il pianeta delle scimmie ,Il mistero di Sleepy Hollow
NOME: Tim Burton
ALL'ANAGRAFE: Timothy William Burton
DATA DI NASCITA: 25/08/1958
SEGNO ZODIACALE: Vergine
LUOGO DI NASCITA: Burbank, California, Usa
PROFESSIONE: Regista, Produttore, Sceneggiatore, Attore
SITO UFFICIALE: www.timburton.com
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30 gennaio 2004 - Conferenza stampa
Intervista a Tim Burton
di Valeria Chiari
Il regista più visionario d'America è tornato. Tim Burton sbarca a Roma per presentare la sua ultima fatica, l'intricata storia di Edward Bloom e del suo mitico viaggio tra la realtà e la fantasia con il quale si snoda l'essenza della vita. Interpretato da Albert Finney, Ewan McGregor, Jessica Lange e Billy Crudup, il nuovo film di Burton commuove ed emoziona, parlando con i toni della commedia del mistero che è la personale concezione della vita di ognuno di noi.
Non deve essere stato molto facile riuscire a trovare gli interpreti giusti per un film così curiosamente fantastico come "Big Fish"?
No infatti, e sono stato davvero molto fortunato. Per una storia così complessa era fondamentale trovare degli attori che potessero arrivare al limite e magari anche superarlo. Tra l'altro non abbiamo girato le scene in sequenza e questo era un ulteriore ostacolo da superare. Hanno dovuto creare la completezza dei personaggi da un insieme di pezzi. Difficile come fare un puzzle.
Cosa l'ha spinta a scegliere una storia così particolare?
Il fattore scatenante è stato sicuramente la morte di mio padre, e il conseguente desiderio di dire delle cose che sentivo dentro ma che mi era difficile esprimere. E poi la nascita di mio figlio: entrambi gli eventi mi hanno spinto ad affrontare un tema complicato come quello del rapporto tra padre e figlio. Ma anche e soprattutto quello del rapporto tra realtà e fantasia.
C'è infatti nella figura del padre una grande tendenza alla fantasia mentre in quella del figlio un deciso desiderio di realtà . In quale dei due si rispecchia di più?
Direi in quello del padre sebbene riesca a comprendere il desiderio di verità del figlio. Anche io mi sono nutrito di fantasia pur conservando un rapporto molto profondo con la realtà . Credo che in fin dei conti sia difficile riuscire a definire con precisione il limite che divide la realtà dalla fantasia. Ognuno di noi ha un diverso modo di percepire entrambi, ed è proprio questo diversa percezione l'aspetto interessante in "Big Fish".
Uno dei protagonisti ad un certo punto afferma di essere stato salvato dall'amore. Pensa che sia veramente possibile che l'amore possa salvarci?
Il personaggio del padre ha certamente una idea molto romantica dell'amore e della vita in genere. Personalmente però non credo che ci sia qualcosa nella vita che possa salvarci, se non noi stessi. A dire il vero non credo neppure che ci sia qualcosa da cui essere salvati.
Guardando alla sua carriera di regista c'è spesso della malinconia nei suoi film come anche nei suoi protagonisti. Qui invece c'è una forte presenza gioiosa.
Secondo me non c'è veramente solo gioia o solo tristezza. I personaggi dei film come le persone nella vita sono un miscuglio di malinconia e di vitalità , di dolore e di felicità . Certamente in "Big Fish" prevale uno spirito più positivo che in "Edward Mani di forbici" o magari in "Batman". Mi piace sia il divertimento che la tristezza e io mi ritengo un pessimista ottimista.
Cosa può anticiparci del suo prossimo film?
In realtà niente perché sono ancora nella fase della pre-produzione e non mi piace parlare con troppo anticipo delle cose che faccio. Posso solo dire che in "Charlie e la fabbrica di cioccolato" ci sarà parecchia cioccolata e che Johnny Depp ne sarà il protagonista.
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