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I crimini puniti a causa dell'odio vanno puniti duramente. |
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23.02.2008
La legge Mancino ha il suo fondamento nella banale constatazione che la violenza contro le minoranze - o quelle che vengono vissute socialmente come tali - è più diffusa in quanto chi la perpetra se ne da' una parziale giustificazione, vuoi ideologica, vuoi basata su credenze e superstizioni. La legge Mancino invece dice chiaramente che i crimini commessi a causa dell'odio nei confronti di un determinato gruppo di persone va punito più duramente degli altri crimini, perché è ancora più odioso degli altri crimini, perché non sono solo crimini contro le persone ma anche crimini contro le libertà costituzionali e violenze che, sebbene coinvolgano magari solo una vittima, in realtà sono rivolte all'intero gruppo di appartenenza. A nessuno verrebbe in mente di omologare la devastazione del cimitero ebraico con il furto dei fiori dalla nostra tomba di famiglia. Il fatto che non lo siano dipende in buona parte dall'opposizione fatta al Senato dalla Binetti (che non è mai stata DS). L'odio per l'omosessualità è tutt'oggi uno dei motivi che spinge alcuni soggetti a commettere dei crimini ed essi per logica, dovrebbero essere inclusi in quell'elenco dettato dalla legge che include l'odio di genere, quello razziale, quello etnico e quello religioso. Questo fatto è più sufficiente per la comunità omosessuale per non poter votare per una lista ove siano indicati dei teo-dem. Se ne può pensare ciò che si vuole, ma le cose stanno così. Sul fatto che ha portato Grillini e Mancuso fuori dai DS, ben prima che confluissero nel PD, si potrebbe discutere per giorni. La realtà è che ognuno di noi militanti gay ha una sua visione di come affrontare la politica e delle risorse che può ottenere da uno o dall'altro partito per portare avanti la propria battaglia. La nutrita pattuglia di lesbiche e gay che sono diventati dirigenti del PD evidentemente pensa di poter ottenere di più lavorando all'interno del partito, per esempio tentando di bilanciare le azioni illiberali dei teo-dem con azioni politiche liberali e libertarie. Marco Volante
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