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«Rc Auto troppo cara»Ma l'Ania prende tempo |
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8.03.2008
«Rc Auto troppo cara» Il garante: «Ci sono margini per ridurre le tariffe e fare sconti». Ma l'Ania prende tempo
ROMA - Tariffe troppo care per l'Rc Auto. Il garante dei prezzi, Antonio Lirosi, ha chiesto all'Ania, l'associazione delle compagnie assicurative, di ridurre i prezzi e fare sconti agli automobilisti che - secondo l'Istat - nel 2007 ha subito un aumento del 2,5% (e per l'Isvap, l'authority del settore assicurativo, del 2,3%). L'invito di Mister Prezzi è arrivato a conclusione dell'incontro con i vertici di Ania, Fabio Cerchiai, e dell'Isvap, Giancarlo Giannini, convocati dal nuovo garante, nominato a fine dicembre dal governo Prodi. Anche perché, ha osservato Mister Prezzi, le compagnie avrebbero risparmiato un bel gruzzolo, visto che dai numeri del settore risulta un risparmio del 10% nel rimborso degli incidenti stradali. Un effetto del comportamento più virtuoso degli automobilisti e dell'innovazione del «risarcimento diretto» dei sinistri.
LE COMPAGNIE PRENDONO TEMPO - L'Ania, per ora, ha preso tempo e ha risposto di dover aspettare aprile-maggio per avere i dati definitivi dell'anno scorso. Lirosi ha sottolineato che l'aumento delle tariffe dell'Rc Auto è al sesto posto fra i prodotti più segnalati dai cittadini dopo latte fresco, pane, pasta, benzina e gas.
TARIFFE SUL WEB - Mister prezzi ha annunciato che per settembre-ottobre dovrebbe essere possibile sul web avere un quadro delle offerte delle varie compagnie con le cinque più convenienti in modo da facilitare i consumatori nell'individuare le tariffe e le compagnie più convenienti.
POLEMICA SUI NUMERI - C'è stato anche spazio per una polemica sui dati da prendere a riferimento per capire l'andamento del settore: il presidente dell'Ania, Fabio Cerchiai ha evidenziato che «nel 2007 si è intensificato il calo del prezzo medio delle assicurazioni, diminuito secondo stime preliminari del 2,1% rispetto all'anno precedente. La diminuzione era stata pari a 0,8% nel 2006 e all'1,5% nel 2005. È in corso un reale raffreddamento dei prezzi e quello praticato si discosta molto dal listino». Ma questo dato, opposto a quello indicato da Istat e Isvap, secondo Mr Prezzi è «relativo all'andamento del fatturato», dato che non è stato preso in considerazione perché «contraddittorio e beffardo, in quanto diverso dall'andamento delle tariffe e dei prezzi pagati dagli automobilisti». Il fatturato, ha spiegato Lirosi, «dovrebbe tener conto degli effetti del bonus, cioè le riduzioni del premio attese da coloro che non hanno fatto incidenti. Se il fatturato è stabile o ridotto del 2% e la maggioranza degli automobilisti è virtuosa ma non vede effetti positivi, significa che alzano le tariffe».
DIFFORMITA' - Altra osservazione di Mister Prezzi è stata quella relativa alle difformità tra valori medi e tariffe praticate a «diciottenni, neopatentati e assicurati di alcuni territori, per tipo di vettura ma soprattutto per chi ha una moto». Per diciottenni e chi ha una due ruote secondo l'Isvap l'aumento medio è dell'11,36% mentre per chi è in prima classe (la meno onerosa) è del 2,83%. Cerchiai ha assicurato che l'Ania «cercherà di sensibilizzare le imprese ad andare incontro soprattutto a diciottenni e neopatentati, le categorie più esposte ai sinistri». Con i dati definitivi del 2007 si potrà verificare, ha aggiunto il presidente dell'associazione, «se effettivamente c'è stato un risparmio del 10% nel rimborso degli incidenti stradali, grazie alla norma sul risarcimento diretto». Anche se, ha sottolineato Cerchiai, «siamo di fronte a un reale raffreddamento dei prezzi medi dell'Rc Auto», grazie all'intensa concorrenza che ha potuto dispiegarsi anche per effetto dei decreti Bersani, in particolare: abolizione degli sconti massimi, classe di bonus immutata per ulteriore veicoli acquistati e ritardo dell'attribuzione della classe di malus sino al momento del pagamento del sinistro.
- segnalato da CittadinazAttiva
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