23.07.2008
Carissime e carissimi,
oggi Loris Campetti sul Manifesto affronta il tema LA C.G.I.L. in piena " bagarre strategica" sul che fare della lotta di classe con i "suoi" lavoratori dipendenti ed i pensionati che non riescono ad arrivare alla fine del mese................: infatti il titolo dell'inchiesta PASSO DOPPIO DELLA C.G.I.L..
Prendo spunto da questa intelligente inchiesta poichè la più grande organizzazione operante in Italia è ormai arrivata in fondo al tunnel : o si sfonda con la lotta o è schiacciata e resa impotente da un capitalismo straccione ma pur sempre trionfante nella Società italiana.
Proprio oggi a livello nazionale è in corso l'assemblea di tutti coloro che nell'organizzazione ( delle Categorie e della Confederazione) si rendono drammaticamente conto in quale palude si è cacciata la C.G.I.L. con una strategia ,decisamente perdente , assunta 15 anni or sono .
Strategia cosiddetta della "concertazione" che ha portato i lavoratori ed i pensionati italiani in un vero " cul de sac " ovvero in una gigantesca " nassa " : "il pesce" sa come si entra nella nassa ma difficilmente sa come se ne esce.
Eppure le potenzialità della C.G.I.L. sono ancora tante e vitali poichè :
- 1° ) Rimane di granlunga la più vasta ed articolata organizzazione democratica in un Paese dell'Europa che nel 2007 con i suoi 5.697.774 iscritti ha superato la C.I.S.L.e la U.I.L. messe insieme.
- 2° ) Certamente è una C.G.I.L. un pò invecchiata , infatti nella composizione dei suoi iscritti la maggioranza è di pensionati :
- N° 2.991.648 pensionati iscritti allo SPI. : questa " mastodontica" sproporzione del peso degli iscritti dello SPI rispetto agli iscritti di tutte le Categorie degli attivi, pone alla C.G.I.L. un serissimo problema di democrazia anche Congressuale : è giusto che tutti i pensionati siano iscritti indistintamente in un Sindacato come lo SPI ?
Sindacato che limita il suo rapporto associativo prestando , prevalentemente , agli iscritti servizi assistenziali e/o para-fiscali .
Al contrario mi sembra ancora più valida oggi rispetto al passato, l' ottima e antica proposta, avanzata circa 30 or sono dal compagno Rinaldo Scheda ( responsabile dell'organizzazione nazionale della C.G.I.L. ) , che consisteva in una continuità nel rapporto politico- associativo del pensionato con la "sua categoria di provenienza" .
La politica generale ed unificante inerente i problemi previdenziali di tutti i pensionati italiani dovrebbe essere assunta e portata avanti in prima persona dalla Confederazione ( come, tra l'altro, questa politica di fatto è svolta con uno SPI con funzioni di "assistente" e consulente della C.G.I.L.. )
- N° 2.688.839 lavoratori attivi iscritti alle varie Categorie.
Pochi gli iscritti dei lavoratori in cerca di occupazione e/o disoccupati , bene le adesioni dei lavoratori immigrati che hanno raggiunto N° 270.000 iscritti suddivisi nelle varie categorie dei lavoratori attivi.
Le categorie con più iscritti nel 2007 sono :
La Funzione Pubblica ............. con N° 404.697 iscritti.
La FIOM.(metalmeccanici)....... con N° 359.669 iscritti.
La FILLEA ( edili )................... con N° 357.955 iscritti.
La FILCAMS ( commercio)....... con N° 345.372 iscritti.
Questa fotografia della C.G.I.L. ci fa affermare che se il Sindacato non ritorna ad essere un attivo soggetto politico autonomo dai Partiti, dai Governi e sopratutto dai Padroni sono veri guai per l'Italia .
Soggetto politico originale e pluralistico che sappia ,con i lavoratori, proporre un programma di lotte avente obiettivi di difesa delle condizioni dei lavoratori e dei pensionati e, insieme a questi problemi immediati , sappia anche affrontare i problemi della laicità costituzionale e soprattutto del disarmo e della Pace : questi sono problemi che soprattutto i giovani chiedono alla C.G.I.L. .
Cordialità da Ugo Montecchi già dirigente della FIOM e della camera del Lavoro di Genova.
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