28.09.2008
La rivista Epidemiologia e Prevenzione ha accettato il mio articolo intitolato "Impatti ambientali delle ceneri e dei residui solidi prodotti dall'incenerimento dei rifiuti urbani: rassegna bibliografica". RIASSUNTO Gli inceneritori utilizzati per ridurre il volume dei rifiuti urbani e per recuperare parte della loro energia termica, producono rifiuti solidi sotto forma di ceneri in quantità che varia dal 20 al 30 %, rispetto al peso del rifiuto incenerito. Si stima che nel 2006 gli inceneritori italiani abbiano prodotto 711.000 tonnellate di ceneri pesanti (residui di combustione) e 162.000 tonnellate di ceneri leggere (dai trattamenti fumi). Le grandi quantità di ceneri prodotte con l’incenerimento con recupero energetico dei rifiuti urbani, la loro residua reattività e la presenza nelle ceneri di metalli e di composti tossici e genotossici lisciviabili, rende problematico, senza ulteriori trattamenti di inertizzazione, il loro smaltimento in discarica e, come è stato proposto, l’eventuale utilizzo per la produzione di cemento o l’asfaltatura di strade. L’esame di studi recenti sulla tossicità delle ceneri prodotte dall’incenerimento dei rifiuti urbani, suggerisce l’opportunità e l’urgenza di una normativa europea a tutela dell’ambiente e della salute umana che tenga conto di queste evidenze sperimentali e che sia operativa in tutti i paesi dell’Unione Europea.
Per chi è interessato alla lettura di tutto l'articolo lo può scaricare dal mio blog all'indirizzo http://federicovalerio.splinder.com/media/18534246
di Federico Valerio
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