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Lettera a Fereidoun Haghbin, Ambasciatore dell'Iran in Italia |
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26.12.2008
Ambasciatore Fereidoun Haghbin,
della Repubblica Islamica dell' Iran
Le scrivo perché - insieme a tante amiche ed amici italiani - sono molto preoccupato per i recenti episodi di intimidazione e limitazione della libertà posti in essere dal Governo che Lei rappresenta, nei confronti dell'avvocato Shirin Ebadi, premio Nobel per la pace.
La Signora Shirin Ebadi, infatti, è la voce più conosciuta dell' Iran in Italia e nel mondo nella difesa dei diritti umani.
La sua Associazione - realizzata con il denaro ricevuto dal Nobel - difende da anni gratuitamente giornalisti, studenti e dissidenti incarcerati solo per aver criticato il Governo.
Ambasciatore FEREIDOUN HAGHBIN, siamo preoccupati perché vediamo che la tutela dei diritti umani in Iran peggiora, per il moltiplicarsi delle condanne a morte, anche nei confronti dei minori.
Le numerose lapidazioni, poi, sono l'estremo torto dovuto alla disparità dei diritti esistente tra uomini e donne, disparità che consente anche il brutale abbandono del ripudio.
Chi - come il premio Nobel Shirin Ebadi - si mobilita per difendere queste donne, viene arrestato.
Eppure, Shirin Ebadi ha sempre onorato l'Iran e l'Islam. sostenendo da sempre che la sua religione è assolutamente compatibile con la democrazia e i diritti umani.
Ma ci sono anche motivi di speranza.
Se Shirin Ebadi è ancora viva lo dobbiamo alla coraggiosa decisione di Khatami, appena eletto presidente, di sottrarla alla morte certa decretata da frange dei servizi segreti interni, che già avevano ucciso molti intellettuali dissidenti.
Khatami potrebbe diventare di nuovo, nel 2009, il «candidato di unità nazionale» dei riformatori e dei moderati contro il radicalismo, che da anni frena le enormi energie culturali e civili di cui dispone il suo splendido Paese.
Ambasciatore FEREIDOUN HAGHBIN, come Lei sa, oggi per noi Cristiani è un giorno importante, il Natale, dove festeggiamo la pace e la riconciliazione.
Proprio in questo giorno, Le chiedo - anche a nome delle tante amiche e amici con cui seguiamo la vicenda della premio Nobel Shirin Ebadi - di farsi portavoce della nostra viva preoccupazione presso il Suo Governo, affinché le Autorità rispettino il suo prezioso lavoro a favore dei Diritti Umani.
Prosperità e pace alla Sua Terra.
Con speranza e amicizia.
Massimo Marnetto - Roma
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