18.04.2010
BIOTESTAMENTO: CONFRONTO promosso da senatrice Magda Negri a Roma GIURISTI-SCIENZIATI, DDL DEVE ESSERE CAMBIATO
La legge sul testamento biologico, cosi' com'e', ''non va assolutamente bene'' e il dibattito in corso non deve essere ''negatore di diritti'' perche' ''le leggi dovrebbero essere rispettose della liberta' individuale''. E' quanto emerso dal convegno sul testamento biologico organizzato dalla Consulta di Bioetica e dal centro Politeia mentre prosegue in Commissione Affari Sociali della Camera la discussione sul provvedimento approvato al Senato. Patrocinato dai senatori del Pd Magda Negri e Lionello Consentino e presieduto da Maurizio Mori (ordinario di Bioetica all'Universita' di Torino, presidente della Consulta di Bioetica e membro del Comitato Scientifico di Politeia), il convegno si e' sviluppato durante tre sessioni di lavoro con la partecipazione di filosofi (Claudia Mancina, Eugenio Lecaldano, Stefano Semplici, Demetrio Neri), medici (Aldo Pagni, Mario Riccio, Giuseppe Gristina), giuristi (Stefano Rodota', Ignazio Patrone, Vittorio Angiolini) e le testimonianze di Beppino Englaro, Paolo Briziobello e Mina Welby. ''La prima idea sul tema - ha spiegato il direttore del centro per la ricerca e la formazione politica ed etica, Politeia, Emilio D'Orazio - e' stata presentata nel 1990, da quell'epoca la discussione e' andata avanti e nonostante 20 anni di lavoro il ceto politico sembra non aver studiato. Ci saremmo aspettati un dibattito migliore''. Anche la senatrice del Pd, Magda Negri, ha puntato sulla necessita' che il tema ''venga affrontato in modo razionale con un approccio laico nel metodo al di la' delle differenze politiche''. Dal senatore Lionello Cosentino e' arrivata una sintesi della giornata di dibattito: ''Il seminario e' stata un'occasione voluta insieme a Maurizio Mori, presidente della Consulta di Bioetica, per mettere insieme giuristi, medici e filosofi e dar vita a un confronto neutro, lontano dallo scontro politico diretto avuto in Senato che rischia oggi di riprodursi in Commissione alla Camera''. Durante la discussione tecnica, ha proseguito Consentino, ''sono state confermate anche dagli esperti delle valutazioni molto negative del testo della legge''. In particolare, il giurista Stefano Rodota' ''ha sottolineato l'aperto contrasto del provvedimento con l'articolo 13 della Costituzione'', il senatore Ignazio Marino ''il contrasto con l'articolo 32'', i medici hanno invece denunciato ''la difficolta' del rapporto che si instaurerebbe tra il medico e il paziente'', insomma, ha sottolineato Cosentino, ''sul piano tecnico e' risultato che la legge cosi' com'e' non sarebbe gestibile, afferma principi, come espresso dal filosofo Eugenio Lecaldano, in contrasto con il senso comune e norme che contrastano con il senso di giustizia di miliardi di esseri umani che ritengono di avere una liberta' di se'''. Infine, ha concluso Cosentino, ''penso che, nonostante qualche buona impressione, alla Camera si stia ripresentando la situazione del Senato con il collega Calabro', uno scontro molto aspro e un testo che la maggioranza ha reso immodificabile. L'invito che ci viene da parte delle associazioni e dei giuristi e' di provare a vedere se alla Camera ci siano segni di cambiamento perche' il testo, cosi' com'e' non va bene''.
fonte: ufficio stampa <minervam@fastwebnet.it>
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