Afghanistan, Alfano (IdV), Parole zio vittima non sono rabbia momentanea Palermo, 11 Ott. - "Il Ministro La Russa dovrebbe andare oltre le proprie infondate convinzioni, visto che non conosce i numeri nè le conseguenze di questa guerra, voluta unicamente dagli Usa, e comprendere che quanto esternato dallo zio di una delle vittime dell'attentato avvenuto in Anfghanistan non è un sentimento momentaneo dettato dalla rabbia, ma il risultato dell'ennesimo ingiusto massacro. Lo stesso sentimento che Luca Cornacchia, soldato sopravvisuto alla strage, aveva palesato in merito ai dubbi sulla natura della missione".
Lo afferma Sonia Alfano (IdV), membro della Commissione LIBE al Parlamento europeo, commentando quanto avvenuto a Ciampino durante l'attesa per l'arrivo dei quattro militari uccisi in Afghanistan. Lo zio di una delle vittime avrebbe detto al Ministro La Russa 'godetevi lo spettacolo'.
"Persino gli americani, che questa guerra l'hanno voluta, hanno preso atto della sconfitta di una strategia ormai evidentemente fallimentare da parte delle forze internazionali e stanno trattando con i talebani. IdV -sottolinea Sonia Alfano- si dimostra ancora una volta unica forza d'opposizione chiedendo di salvare i nostri militari, mentre il Pd si spalma sulla strada indicata dal governo. Non si può più parlare di exit strategy e di inutili cambiamenti di rotta - conclude- è solo ora di andare via; il dibattito parlamentare deve concentrarsi sul rientro dei nostri soldati e non sulle bombe".
Sakineh, Alfano (IdV): Italia responsabile per arresti figlio e avvocato
Palermo, 11 Ott. - "Se Berlusconi avesse preso in considerazione l'allarme lanciato dal figlio di Sakineh, che aveva chiesto asilo politico in Italia, oggi non ci sarebbero stati questi arresti".
Lo ha detto Sonia Alfano (IdV), membro della Commissione LIBE al Parlamento europeo, commentando la notizia degli arresti del figlio Sajjad e dell'avvocato della donna.
"Putroppo l'Italia ha per Ministro degli Esteri un signore che si inorgoglisce per la morte dei nostri soldati e un Presidente del Consiglio che non risponde alle lettere di un ragazzo che vuole dichiararsi rifugiato politico in Italia. Adesso -sottolinea Sonia Alfano- preso atto che il governo italiano non è in grado di occuparsi di diritti umani e di politica internazionale, senza un lavoro serio da parte dell'Ue, Sakineh sarà certamente uccisa. Auspico quindi un determinante intervento da parte di Catherine Asthon, capo della diplomazia UE".