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In prima linea sul fronte del caro-vita |
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5.06.2005
www.mondonuovonews.com IN PRIMA LINEA SUL FRONTE DEL CARO-VITA Frutta e verdura troppo care: in calo i consumi
Cattive notizie anche dal fronte export: le cause? I prezzi dei nostri prodotti
Gli italiani, a causa dei vertiginosi aumenti dei prezzi al consumo hanno ridotto sensibilmente la loro spesa per l'acquisto degli ortaggi. Nel primo bimestre del 2005 sono state acquistate meno verdure rispetto allo stesso periodo del 2004 soprattutto a causa dei rincari (-10,3%). La Confederazione italiana degli Agricoltori (CIA) in relazione al rapporto di Unioncamere sui consumi, ha messo in risalto la lieve ripresa per gli alimentari nel loro complesso e la stabilità nelle vendite di frutta che, sempre per la tendenza al rialzo delle quotazioni al dettaglio, non riescono comunque a decollare. Nonostante il segnale positivo, il settore alimentare continua a segnare il passo. L'aumento del 2,5 per cento registrato nel primo bimestre è , alquanto articolato. Si va da un più 1,5 per cento dei derivati dei cereali (pasta, pane, riso) ad un meno 2,6 per cento dello zucchero, del sale e del caffé e ad un meno 2,5 per cento proprio per l'ortofrutta. Un comparto che prosegue il suo trend negativo che ormai si trascina da più di un anno.
Frutta e verdura sono troppo care e così gli italiani non hanno potuto che ridurne drasticamente i consumi. Nel 1997, infatti, solo due italiani su dieci non avevano quotidianamente sulle loro tavole prodotti ortofrutticoli, oggi sono il doppio: 4 su 10. Il calo più vistoso nei consumi si è avuto proprio negli ultimi dodici mesi che hanno visto un meno 7,3% per la frutta e un meno 10,6 % per verdure e ortaggi, e non deriva dai prezzi praticati sui campi: qui la situazione è diametralmente opposta. Mentre aumenta il prezzo al consumo, gli agricoltori vedono scendere sempre di più le quotazioni alla produzione, che hanno avuto una flessione in media del 5-6 per cento, con punte tra il 20 e il 30 per cento per gli ortofrutticoli.
Nessuna buona notizia anche dal fronte elle esportazioni. Dal 1999 al 2004 le nostre esportazioni di ortofrutta nei paesi del Nord Europa sono diminuite del 21% . A sottolinearlo è Confagricoltura in occasione di Macfrut, evidenziando la preoccupante flessione dell'export verso questi tradizionali, importanti, mercati di sbocco per i nostri prodotti ortofrutticoli. "Negli ultimi 4 anni, sostengono gli agricoltori, abbiamo perso significative quote di mercato, a favore delle produzioni del Nord Africa e del Sud America. Tra le cause, i prezzi dei nostri prodotti, troppo elevati rispetto a quelli provenienti da Paesi terzi e la struttura della domanda dei paesi Nord-europei, in generale più attenta ai prezzi e meno sensibile sui temi della qualità o della specificità del prodotto". Per superare questa situazione, spiega Confagricoltura, occorre l'appoggio delle Istituzioni per attivare un programma nazionale di promozione all'estero, ottenere la piena tutela dei marchi di origine a livello WTO e rafforzare la collaborazione con l'Istituto del Commercio Estero e le Camere di Commercio.
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