18.09.2003
Svezia: vincono i no di Federico Mercuri Gli svedesi hanno rifiutato l'ingresso nell’euro. Nel referendum sull’ingresso della Svezia nell’eurozona, il 56,1% della popolazione si è espresso per il 'no', mentre a favore della moneta unica si e' pronunciato il 41,8% dei votanti. Inoltre ci sono state il 2,1 5% di schede bianche ed uno 0,5% di schede nulle. L’omicidio del ministro degli Esteri Anna Lindh, forte sostenitrice dell’euro, non ha compattato sufficientemente il fronte del sì.
''Non mi dimettero', anche se ho il cuore pesante'' ha detto Goran Persson, primo ministro svedese quando la sconfitta era ormai chiaramente delineata. Il referendum in effetti aveva solo un valore consultivo e il parlamento resta sovrano nella decisione finale, ma Persson si era impegnato a rispettare la volonta' popolare e ieri sera ha confermato: ''il risultato e' chiaro, bisognera' rispettarlo''.
In Europa c’è delusione per i risultati svedesi. Gerhard Schroeder ha espresso rammarico per l'esito del referendum, ma non ha escluso un ripensamento. "Non e' stata chiusa la porta e resta intatta la possibilita' che la Svezia adotti l'euro in futuro", ha spiegato il cancelliere tedesco sottolineando peraltro il suo rispetto "per la sovrana decisione del popolo svedese".
Per Romano Prodi malgrado "una larga parte della Svezia" comprendesse i vantaggi della moneta unica, ha prevalso la paura. "Paura del nuovo - ha spiegato il presidente della Commissione europea in un'intervista a Repubblica - questa e' stata la scelta politica di chi vuole rimarcare le proprie differenze nazionali e ha paura di perdere quelle che ritiene essere sue particolarita'. Anche a dispetto di tutte le considerazioni economiche".
Il presidente della Banca centrale europea Wim Duisenberg rassicura eurolandia che il voto svedese contro l'adesione all'euro non avra' effetti sulla politica della Bce e sulla moneta unica. In effetti l’euro, continua a guadagnare nei confronti del dollaro. All'apertura dei mercati valutari, questa mattina, la valuta europea era scambiata a 1,1271 dollari, in rialzo rispetto alle quotazioni Bce di venerdi' scorso (1,1172 dollari). A meta' mattinata, l'euro ha incrementato ulteriormente i propri guadagni toccando quota 1,1280.
''Rispettiamo la decisione del popolo svedese, ma in ogni caso non riteniamo che si tratti di un no definitivo''. Così commenta Pedro Solbes, commissario europeo agli affari economici e monetari, i risultati del referendum.
''La Commissione - ha aggiunto Solbes - si aspetta che tutti i membri dell'Unione europea diventino membri dell'area euro ad un certo punto, anche se nel caso della Svezia le condizioni devono ancora essere soddisfatte''. In merito ai tempi in cui il governo svedese potrebbe proporre un nuovo referendum, non ci sono regole che stabiliscano quando la Svezia deve decidere su questo soggetto specifico''.
Marina Sereni, responsabile esteri DS ritiene che il risultato sia “una battuta d'arresto che noi non salutiamo con favore, ma comunque non è il caso di drammatizzare". Sereni sottolinea che quella fornita oggi dagli svedesi non sarà l'unica risposta: "Si tratta, infatti, di una prova alla quale probabilmente farà seguito un nuovo referendum", dice pur sottolineando il suo "rammarico".
"Ora il lavoro che ci attende - aggiunge - è quello di favorire la fiducia verso la moneta unica in un paese importante come la Svezia". Quanto alle cause di una sconfitta che appare comunque netta nelle proporzioni Sereni punta su "un naturale sentimento di diffidenza di chi vive in un Paese con elevati standard di sicurezza sociale nei confronti delle difficoltà economiche dei Paesi che appartengono all'Euro".
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