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Congresso Sdi. Rasmussen affonda il Pd |
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19.04.2007
Congresso Sdi. Rasmussen affonda il Pd lunedì 16 aprile 2007
• FRANCESCO MANCUSO– Il Pse gela Fassino: "Il "gruppetto" potete scordarvelo". Schulz: "Rutelli mi disorienta spesso". "Sbaglia chi pensa che a Londra ci sia un socialismo, a Parigi un altro socialismo, a Madrid un altro ancora ed in Italia un quarto tipo di socialismo. Credo che Rutelli si sbagli, non capisce". Lo afferma fra gli applausi il presidente del Pse, Poul Rasmussen, al congresso dello Sdi di Fiuggi. Per Rasmussen "è l'unita' dei socialisti che fa la vittoria". Poi cita l'esempio negativo della Polonia "dove ci sono ben 4 partiti socialisti divisi". Rasmussen continua mettendo in guardia Prodi sul nome del futuro soggetto politico:"Mettendo insieme i socialisti ed i democratici- avverte il presidente del Pse- si fa, semmai, il partito socialdemocratico". Rasmussen attacca Rutelli ma pensa a Fassino, il quale seduto in prima fila è costretto ad ascoltare, una dopo l'altra, le "perplessità " del leader del Pse in merito al progetto del Partito democratico. Nessuno sapeva che cosa avesse intenzione di dire Rasmussen nel suo intervento, ma una cosa è certa, dopo le parole con le quali ha esordito:"Che bello! Quanto rosso c'è qui", la platea è scoppiata in un vigoroso applauso, mentre qualcuno ha cominciato a preoccuparsi. E la preoccupazione si sarà probabilmente trasformata in ansia quando il leader europeo ha espresso la sua opinione in merito alla collocazione del Partito democratico nell'europarlamento:"Ho sentito parlare circa la possibilità di creare, all' interno del parlamento europeo, di un gruppo democratico, su base nazionale... Ecco, posso dire soltanto una cosa: se lo scordino!". Molti avranno pensato, che lo smacco ricevuto da Rasmussen sarebbe stato difficilmente digeribile per il segretario della Quercia, ebbene pare che così non sia, perché, nonostante le parole del segretario socialista esprimano l'esatta antitesi al progetto del Partito democratico, Fassino ha dettato alle agenzie una dichiarazione nella quale, forse pensando al congresso della prossima settimana, si è detto addirittura "d'accordo con Rasmussen", e non con Rutelli. Ma non bastando, evidentemente, le considerazioni di Rasmussen, ieri, a scanso di equivoci, ci ha pensato il capogruppo del Pse a Strasburgo, Martin Schulz, a rincarare la dose, stesso argomento, stesso obiettivo."Rutelli - ha commentato - mi disorienta spesso. Dice che il futuro gruppo dei democratici italiani sarebbe la seconda delegazione in Europa dopo quella del Spd. Ma noi del Spd saremo sempre, nel gruppo socialista europeo. Allora, se ho capito bene, il Pd aderirà al Pse". E conclude: "In Europa guardiamo con favore all'unificazione dei progressisti e dei socialisti in Italia, ma sempre dalla parte del socialismo europeo".
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